REDAZIONE LUCCA

"Fondi del Pnrr per il parco archeologico"

È la speranza dell’associazione per la promozione del territorio della Lucchesia: "Sarebbe un interessante volano per il turismo"

"Con la pioggia di capitali che arriverà in Toscana e in Italia con il PNRR ci auguriamo che trovino finanziamento opere utili che promuovano lo sviluppo sostenibile e l’occupazione". È la speranza dell’associazione per la promozione del territorio della Lucchesia che, nello specifico, pensa al parco archeologico delle Cento fattorie. A tal proposito, la stessa associazione avanza la richiesta ai Comuni di Porcari e Capannori, di creare un consorzio con lo scopo di "promuovere finalmente una vera grande valorizzazione del parco archeologico"

"Siamo certi che questo permetterebbe un interessantissimo volano per lo sviluppo turistico dell’intera Piana, fondamentale per poter meglio diversificare le fonti economiche e occupazionali future, oggi troppo sbilanciate verso la monocultura industriale. - si legge nella nota - . Nel padule tra i 2 Comuni si trova infatti un’area tutta da scoprire, ed unica nel suo genere, di presenze umane ininterrotte dall’età del bronzo al medioevo, una zona fortunatamente rimasta vergine che permetterebbe di riportare alla luce palafitte, abitazioni etrusche e fattorie romane senza trovare gli ostacoli che spesso bloccano i ritrovamenti nelle aree metropolitane.

Un’area sommersa da una grande alluvione avvenuta verso il quinto secolo dopo Cristo, che ha protetto “ i resti permettendoci di ritrovarli integri come una nuova Pompei Etrusca sommersa dal fango anziché dalla lava, le acque del lago di Sesto rimaste fino al secolo scorso hanno poi fatto il resto". Un’area sulla quale l’associazione avrebbe qualche idea di intervento.

"Potremmo ricostruire in sito un villaggio palafitticolo come hanno realizzato a Colmaggiore (Veneto) e Boario (Lombardia), attraendo qua scolaresche e visitatori da tutta Italia - scrivono -. Riscoprire il meraviglioso tracciato della via Etrusca che congiungeva i popolosi insediamenti di Sasso Marconi (Emilia) con Piombino, che furono portati alla luce dai sondaggi fortemente voluti da Comitati e Soprintendenza e che ci salvarono con l’apposizione di un vincolo archeologico, dall’inceneritore già appaltato dal Commissario Regionale. L’importanza mondiale di questa strada, suggestivamente definita “dei due mari” lo testimoniò l’immediato interesse del programma “Quark“ che si precipitò sul posto a filmarla prima che fosse di nuovo interrata e la proiettò in apertura sul canale Rai, in prima serata. Insomma - concludono - una nuova fonte di lavoro e sviluppo non legata una volta tanto a emissioni inquinanti e ciminiere. Basta solo crederci e darsi da fare".