La Parrocchia del centro storico, da qualche anno, in occasione della festa di San Davino, pellegrino armeno dell’alto medioevo, cerca di mettere in evidenza alcuni aspetti della sua testimonianza cristiana rileggendoli alla luce di quanto avviene nel nostro tempo. L’accoglienza, lo straniero, l’ospitalità sono alcuni dei temi emersi negli anni prima della pandemia. Quest’anno la parrocchia vuole riprendere il percorso affrontando il tema del “Dono e Perdono”, elementi che hanno caratterizzato l’esistenza cristiana dell’armeno Davino che arriva nella Lucca del 1050 e qui si mette al servizio di una Città, che lo ha accolto.
Per approfondire questo argomento di straordinaria attualità sarà a Lucca fratel Enzo Bianchi il 30 maggio alle 21 nella chiesa di San Michele in Foro. Fratel Enzo Bianchi è un personaggio molto noto e dotato di una visione piena e ricca riguardo proprio al tema del Dono e Perdono, anche autore proprio di un volumetto intitolato così “Dono e perdono” (Einaudi). Sarà lui a introdurre a una riflessione di straordinaria attualità “Donare è spontaneità gratuita. La danza del dono non prevede contraccambio. "Io do perché tu dia agli altri". Il perdono è la via difficile di chi, senza dimenticare, nel dolore e nella discrezione, cambia se stesso. Perdonare è donare totalmente”. Gli appuntamenti dedicati proseguiranno fino a fine giugno.