Subito dopo l’esito del ballottaggio, quasi in concomitanza con il primo ingresso di Mario Pardini da sindaco a palazzo Orsetti, ha lasciato Lucca Crea rimettendo il suo mandato, appunto, nelle mani del sindaco.
Francesca Fazzi non ha atteso che qualcuno gliele chiedesse né ha reso pubblico il gesto; si è solo rivolta al nuovo sindaco – nonché suo predecessore come presidente di Lucca Crea – dicendo: "Chi meglio di te...".
Eppoi ha rimesso il mandato.
"Era un gesto comunque previsto – spiega adesso Fazzi – Lucca Crea è un’istituzione che rappresenta la città ed è giusto che sia presieduta da chi può interpretare il mandato con piena fiducia da parte dell’amministrazione. Non è una semplice partecipata del Comune, è una società in house al 100% che esprime contenuti culturali che devono essere in linea con l’amministrazione. Ecco perché ho rimesso il mandato nelle mani del sindaco rinviando a lui ogni decisione".
Oltretutto si è in un momento denso di appuntamenti e incombenze per Luca Crea, con l’organizzazione di Lucca Comics ormai alla stretta finale e i primi appuntamenti pubblici ormai già in calendario. Naturale, dunque, lasciare al sindaco ampia facoltà di procedere con la presidenza Fazzi o, invece, scegliere una nuova guida.
Fazzi in campagna elettorale non aveva mancato di far sentire il proprio appoggio al canidato di centrosinistra, Francesco Raspini.
"Anche se – chiarisce – l’ho fatto solo come imprenditrice ed editore lucchese, senza mai mischiare il mio ruolo istituzionale con l’impegno in politica".
Adesso si attende la decisione di Mario Pardini, che però potrebbe anche non essere immediata.
Per quanto al bilancio di questi quasi due anni di presidenza di Lucca Crea (Fazzi fu nominata nel 2020 proprio al posto di Pardini ”silurato” dopo il famoso pranzo con Salvini e Ceccardi), Fazzi dice: "Ho poco da rimproverarmi, ha avuto la fortuna di avere un gruppo di lavoro fantastico e una direzione convinta e determinata e i successi del bilancio del 2021 vanno principalmente ascritti a loro, con un mio occhio attento e partecipato".
Francesco Meucci