Falsi certificati per nuove patenti L’Ordine si costituisce parte civile

“C’è un danno all’immagine della professione medica, anche se in realtà l’ideatore del giro non è un medico“

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L’Ordine dei medici della provincia ora si costituisce parte civile per la vicenda dei falsi certificati medici, utilizzati per rinnovare le patenti in tempi più brevi. Gli automobilisti coinvolti sarebbero una sessantina. La condanna in primo grado a sei anni e sei mesi è stata emessa nei giorni scorsi a carico di Nicola Giannecchini di Massarosa. Una notizia rimbalzata in un attimo. Così l’ordine dei medici ha deciso di costituirsi parte civile nell’inchiesta contro Luca Giannecchi “nome riportato negli articoli di stampa – così l’ordine dei medici – per danni all’immagine della professione medica arrecati da questa triste vicenda“.

“Il soggetto in questione, ideatore del giro di falsi certificati medici utilizzati per rinnovare le patenti in tempi più brevi (a persone che non potevano ottenerne l’ordinario conseguimento o rinnovo poiché nella maggior parte dei casi colti alla guida in stato di ebbrezza o segnalati come assuntori di sostanze stupefacenti), ci teniamo a precisarlo alla cittadinanza, non è un medico – sottolinea l’Ordine professionale – ed ha utilizzato nominativi di medici non più in attività presso la Commissione atta a giudicare l’idoneità degli automobilisti“. Una prima parte dell’inchiesta si era conclusa a giugno 2021, con la condanna in abbreviato per l’abile falsificatore. In quel caso in 34 (automobilisti lucchesi e versiliesi), una platea poi cresciuta, avevano patteggiato una pena di sei mesi per concorso nelle false certificazioni.