"Evitiamo il rischio che Lucca venga esautorata"

Per il direttore d’orchestra Beatrice Venezi, tra gli ospiti del festival “L’Augusta“, va creato un comitato locale

Migration

"C’è il rischio che Lucca venga esautorata dalle celebrazioni pucciniane del 2024, visto che avranno un rilievo nazionale e internazionale: credo che Lucca debba giocare d’anticipo con la creazione di un proprio comitato locale che dialoghi con tutte le realtà lucchesi e che riesca a imporsi rispetto alle città più grandi come interlocutore ideale e principale": il direttore d’orchestra lucchese Beatrice Venezi vede il concreto rischio che Lucca finisca ai margini del centenario della morte di Giacomo Puccini, che cade tra due anni e per il quale è stato creato un apposito Comitato nazionale per le celebrazioni. Venezi ha lanciato il suo grido di allarme durante l’ultima serata dell’edizione 2022 de L’Augusta - la Fortezza delle Idee, dal titolo "All’alba vincerò, rendere Puccini profeta in patria" a cui hanno partecipato anche Ilaria Del Bianco, a nome della Fondazione Puccini e dei Lucchesi del Mondo, e l’assessore comunale alla Cultura Mia Pisano.

Tra le circa 200 persone presenti tra il pubblico in piazza Cittadella, anche Franc D’Ambrosio, cantante e attore italo-americano, reduce da un concerto con Andrea Bocelli. Nel corso della serata, Venezi ha ribadito anche la necessità di creare un’orchestra lucchese che creerebbe "un circolo virtuosissimo insieme a una scuola nazionale di bel canto": una proposta che ha trovato l’appoggio sia di Pisano e che di Del Bianco, con quest’ultima che ha ricordato il ruolo di Puccini tra i nostri connazionali all’estero.

L’assessore Pisano ha confermato poi di voler fare ogni sforzo per garantire la riapertura, in vista del centenario della morte del Maestro, del Caffè Di Simo, luogo simbolo per la cultura cittadina (ma di proprietà privata) e chiuso ormai da anni. La terza edizione de L’Augusta - la Fortezza delle Idee si chiude con un bilancio lusinghiero, come conferma il presidente dell’associazione, Iacopo Di Bugno. "Dieci ospiti di levatura nazionale e internazionale, oltre 600 persone presenti nei quattro appuntamenti dell’edizione 2022: sono numeri che ci riempiono di orgoglio - spiega Di Bugno - a maggior ragione se si tiene conto che il nostro festival si regge, a differenza di tante iniziative che si sostengono con denaro pubblico, solo sulle sue gambe, sui contributi privati di chi crede in noi e sull’impegno febbrile dei nostri volontari. La terza edizione è solo un altro passo nella crescita di una manifestazione ormai centrale nel panorama culturale cittadino: se gli eventi pubblici non subiranno nuove limitazioni per decreto, daremo vita a una serie di appuntamenti nel periodo invernale".

F.V.