
Esigenze crescenti per un consumo consapevole E’ così che è nato il movimento “Cruelty free“
Per fare una spesa sostenibile è necessario riconoscere la biodiversità, che è alla base della varietà alimentare. Il cibo è diventato, nella nostra società una merce al pari di tutte le altre che acquistiamo. Se dovessimo indagare sull’ origine di ogni alimento impiegheremmo troppo tempo per fare la spesa, infatti quasi nessuno lo fa. Il risultato del nostro comportamento è che ci siamo gradualmente e inconsapevolmente allontanati dal cibo di cui ci nutriamo :non sappiamo da dove viene e di cosa è fatto. Altrettanto importante è conoscere l’impronta ecologica degli alimenti ossia l’impatto che la produzione e il trasporto hanno sull’ambiente. Gli alimenti con maggior impatto ambientale sono quelli di cui si raccomanda un minore consumo come dolci e carne. La maggior parte della carne che consumiamo proviene da allevamenti intensivi che hanno un grande impatto sull’ambiente. Per esempio per ottenere 1 kg di carne servono 15 kg di cereali e quindi mi 15.000 litri d’acqua che emettono fino a 68 kg di anidride carbonica. Il movimento Cruelty Free nasce dall’esigenza diffusa di un consumo consapevole.