“Non sono solo eroi per il Covid. Questi medici del San Luca hanno restituito una seconda vita a mio padre che dopo sei mesi di pellegrinaggio tra gli ospedali, finalmente tra qualche giorno potrà tornare a casa“. Ha la voce emozionata – e densa di felicità – la signora Elisabetta Federico che ci chiama in redazione solo per raccontare. E per ringraziare tutta l’equipe chirurgica del San Luca e in particolare i giovani dottori Francesco Romagnani e Giacomo Antonelli che hanno saputo fare un’enorme differenza nella vita di questa famiglia. “Mio padre, 65 anni, ha un quadro clinico molto complicato – premette la signora Elisabetta –. Ha subito un’emorragia celebrale e un embolo polmonare. Poi abbiamo scoperto anche un tumore al rene che nessuno – e dico nessuno tra tutte le varie strutture ospedaliere che abbiamo girato – si è sentito di operare. Ci hanno tutti chiuso le porte in faccia per il rischio di complicanze nel superare l’intervento. Questi due medici del San Luca, Romagnani e Antonelli, che non esito a definire il futuro della sanità lucchese, hanno avuto coraggio e cuore. L’hanno operato, l’intervento è andato benissimo e mio padre tornerà a casa con i suoi cari tra dieci giorni“.
“Il rischio era altissimo, ne eravamo consapevoli, ma tutto è andato per il meglio. Per lui vuol dire avere la chance di una seconda vita, e anche per tutti noi familiari è così. Quindi il nostro ringraziamento al San Luca – con i medici che hanno lottato vicino a noi ogni giorno oltretutto in un momento ancora così difficile per la pandemia – è veramente immenso e sentito“. Sono notizie che fanno bene non solo a chi, a buon titolo, è destinatario dei ringraziamenti.
L.S.