Elisa Pardini protagonista alla Biennale di Architettura

L’architetta lucchese è presente nel padiglione Italia a Venezia con un progetto “sociale“ contro le disuguaglianze

Scelta tra gli architetti italiani per il padiglione Italia della 17a BiennaleMostra internazionale di architettura di Venezia, aperta fino al 21 novembre, la lucchese Elisa Pardini è felice e orgogliosa per l’importante riconoscimento al suo lavoro.

"Sono stata selezionata – spiega – a partecipare con altre colleghe al progetto curato da Rebel Architette all’interno del padiglione italia della biennale di architettura. Il progetto si chiama “Detoxing architecture from inequalities. A plural act”, disintossicare l’architettura dalle ineguaglianze: un atto plurale’ è una proposta allestitiva tagliente che si pone l’obiettivo di disintossicare il mondo dell’architettura dalle ineguaglianze, dalle ingiustizie e dai pregiudizi. L’intero allestimento, proposto in modalità fluida, a cavallo tra il mondo analogico e quello virtuale, è dedicato all’esposizione di 117 studi guidati da architette italiane di eccellenza. Siamo tutte architette affermate ed emergenti, impegnate su varie scale di progetto".

Questo successo viene da lontano, frutto di anni di studi e di lavoro, con esperienze anche all’estero: "Sono nata a Lucca e ho frequentato il liceo classico Machiavelli – ricorda Elisa – ma poi mi sono spostata a Roma a studiare architettura all’Università Roma Tre. Durante la laurea ho lavorato ogni tanto come assistente scenografa per due film. Dopo la laurea a Roma, ho lavorato prima presso Fuksas Architetti e poi da Foster+Partners a Londra. E a Londra ho aperto il mio studio. Sono rientrata a Lucca da pochi anni e ora lo studio ha la sede principale qua a Lucca, da dove seguiamo progetti sia locali che internazionali".

Tra questi, appunto, quello “vincente“ esposto a Venezia: "Ho portato alla Biennale – conclude Pardini – quattro progetti a cui sono molto legata, legati al tema della qualità architettonica, il rispetto per il paesaggio, la sostenibilità ambientale e sociale e legati ai temi della rigenerazione e comunità. Sono stata selezionata come co-fondatrice dello studio Pardini Hall Architecture".

p. cer.

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