Non solo set, “Lucca è un dono”. Helen Hunt, Dustin Hoffman e il regista Peter Greenaway incantati dalla città

La visita a Palazzo Orsetti. “Mia figlia ha detto che vuole venire qui a vivere”, ha detto il premio Oscar

Lucca, 13 aprile 2024 –  "Lucca è un dono". Poche parole, anticipate da un lungo momento di riflessione, sempre con il sorriso sulle labbra. Questo il primo pensiero del due volte premio Oscar, Dustin Hoffman sulla città di Lucca, dove si trova per girare un film di Peter Greenaway. "Vedere Lucca è un dono, come è un dono avere la possibilità di lavorare qui. Se tornerò qui per le vacanze? Credo proprio di si, la città è piaciuta tantissimo alla mia famiglia. Mia figlia ha detto che vuole venire qui a vivere. Il mio posto preferito della città? Casa mia (ride ndr)". Lo stellare cast ha incontrato l'amministrazione cittadina in Palazzo Orsetti, dove il sindaco Pardini insieme all'assessore Santini avevano organizzato un evento speciale per omaggiare le star.

Presente anche Helen Hunt, che insieme a Hoffman sarà il volto della pellicola. "Lucca è bellissima - racconta l'attrice premio Oscar -. Mi piace ogni singola parte della città, la sto vedendo tutta. Credo che tornerò nei prossimi mesi, anche per le vacanze. Amo le Mura. Lavorare qui è veramente molto bello".

Soddisfatto anche il regista, Peter Greenaway, che ha commentato il lavoro sul set svolto fino a ora. "Sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto fino a ora - spiega -. Il lavoro delle riprese sarà di 7 o 8 settimane, e al momento siamo alla quarta. Siamo circa a metà del lavoro. Ero venuto circa 10 anni fa a Lucca per la prima volta e mi ero subito innamorato. Adesso che ci sto passando più tempo è ancora più bella, anche il clima è splendido. Sicuramente Lucca mi mancherà quando me ne andrò. E' una città davvero interessante".

E poi una domanda sul titolo del film, ancora avvolto dal mistero. "Non vorrei cambiare il titolo che avevo inizialmente pensato, ovvero Lucca Mortis - spiega Greenaway -. Vorrei che rimanesse quello, per varie motivazioni, sia buone che cattive. Credo che sia un titolo capace di descrivere bene il film. Naturalmente molto dipenderà dalle aziende che si occuperanno di distribuire il film in tutto il mondo, che potrebbero prendere decisioni diverse, anche per quanto riguarda il marketing".