Due ditte lucchesi si candidano per il ponte

Aperte le buste: ci sono Varia e Del Debbio insieme alla Cimolai di Roma; in lizza anche Fincantieri di Trieste e la Preve di Cuneo

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Il nuovo bando per costruire il ponte sul Serchio ha risvegliato l’interesse di due importanti ditte lucchesi: Varia Costruzioni e Del Debbio. All’apertura delle buste, avvenuta ieri a Palazzo ducale, si sono presentate tre ditte nel settore edile, tutte italiane, che hanno presentato la loro offerta relativamente al bando di gara internazionale per il ponte dell’Oltreserchio che costerà oltre 23 milioni di euro.

Si tratta della “Preve spa” di Cuneo; “Fincantieri Infrastructure spa” di Trieste; e la RTI (Raggruppamento temporaneo di imprese) costituito da Cimolai (Roma) e anche, appunto, da Del Debbio e Varia. “Su queste ditte – fa sapere la Provincia – è stata effettuata la verifica della documentazione amministrativa da parte del delegato del Rup (Responsabile unico del procedimento - architetto Francesca Lazzari) Luigi De Angelis, dirigente dell’Ufficio Gare della Provincia, che non ha evidenziato alcuna irregolarità nelle domande, e pertanto tutte le ditte sono state ammesse alla fase successiva di valutazione tecnica.

“Siamo soddisfatti della partecipazione delle ditte a questa nuova gara – commenta il presidente della Provincia, Luca Menesini -. A breve la commissione esaminatrice indicherà l’impresa che effettivamente si aggiudicherà l’appalto e si può passare alla fase concreta dell’opera. Il nostro obiettivo è quello di affidare i lavori entro la fine del 2022 per poter poi aprire i cantieri del nuovo ponte nei primi mesi del 2023. Amministrare richiede coraggio e serietà, e con il ponte sul Serchio lo stiamo dimostrando in pieno. Non procedere all’affidamento della prima gara e su cui nel successivo contenzioso il Tar ci ha dato piena ragione è stata la scelta giusta, compiuta non pensando all’immagine ma pensando ai cittadini e alla città. Adesso al lavoro per aggiudicare i lavori entro fine anno e dare così a Lucca un’opera attesa da tempo”.

E’ il secondo tentativo, che si spera possa andare a buon fine, dopo la mancata aggiudicazione alla “Conpat Scarl” di Roma (nei primi giorni del luglio il Tar aveva respinto il ricorso effettuato dall’impresa alla decisione della Provincia). Nei prossimi giorni sarà nominata la Commissione giudicatrice, il passo successivo sarà l’aggiudicazione dei lavori. L’opera si farà in 2 fasi: un primo lotto per avere il ponte funzionante, il secondo lotto per le opere di completamento.

L.S.