
"Dichiarazioni gravi". Scatta il “j’accuse“ del Pd
Le dichiarazioni del sindaco Pardini che ha sottolineato come il voto per il Consiglio Direttivo dell’Autorità Idrica Toscana – che lo ha visto battuto dal sindaco di San Romano in Garfagnana Mariani – "peserà sulle valutazioni che riguardano Geal", vengono ritenute gravi dal capogruppo Pd Francesco Raspini e dalla componente Pd della commissione speciale sul servizio idrico, Chiara Martini.
"Dichiarazioni gravi - si legge in una nota - non solo perché rilasciate alla vigilia della prima seduta della Commissione Speciale sul futuro del servizio idrico, nata da un voto unanime del Consiglio Comunale che ha deciso di istituirla proprio per svolgere un dibattito sereno e approfondito, soprattutto scevro da valutazioni di parte, sulla sorte del nostro gestore al termine della concessione che scadrà tra due anni. Ma, soprattutto, perché sembrano legare il futuro di Geal e dell’acqua lucchese ad una vicenda contingente e tutta politica. Una circostanza, peraltro figlia della leggerezza del sindaco – qualcuno vocifera che lo stesso Pardini in sede di votazione non fosse perfettamente al corrente che in AIT si vota per teste e non per popolazione rappresentata – o, laddove queste siano solo malelingue, della sua scarsa autorevolezza visto che è stato palesemente mollato anche dai molti sindaci di centrodestra che non hanno partecipato al voto".
I due esponenti Pd si domandano come dovranno essere intese le dichiarazioni dalla commissione speciale istituita proprio dal Comune di Lucca sul tema. "Forse che una delle opzioni in campo, cioè Gaia, è divenuta impraticabile - aggiungono - perché il sindaco di Lucca che è già presidente dell’Assemblea di AIT e che in tale veste partecipa di diritto anche alle riunioni del Consiglio Direttivo voleva imporre, senza riuscirci, la propria persona anche ad altri sindaci che chiedevano invece di allargare la rappresentanza del territorio provinciale? Che le decisioni sul futuro degli investimenti in acquedotti e fognature, delle tariffe, degli assetti pubblici o privati del nostro servizio idrico saranno determinati dal fatto che 8 sindaci hanno votato per un sindaco diverso da quello di Lucca per il Consiglio Direttivo di AIT che, è bene ricordarlo, è un’autorità di controllo e non di gestione?".
Per Raspini e Martini, se questa è la strada per aprire alla Multi Utility anche a Lucca, un’ipotesi vista con favore da alcuni esponenti di Fratelli d’Italia e a cui si oppone il centrosinistra, il sindaco ha il dovere di dirlo chiaramente.