Denuncia in Procura per il caso di Irene

I legali dell’impiegata 42enne colta da ictus dopo il vaccino Astrazeneca chiedono di procedere contro ignoti per lesioni colpose

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E’ tornata a casa da circa tre mesi, dopo una lunga degenza in ospedale, ma deve ancora affrontare numerosi problemi di salute. Un percorso di recupero in progressivo miglioramento, ma anche molto difficile quello di Irene Cervelli, l’impiegata 42enne, nata a Pisa e residente a Capannori, colpita da un ictus lo scorso 3 giugno, otto giorni dopo aver ricevuto la somministrazione del vaccino Astrazeneca al Campo di Marte.

Ieri i suoi legali, gli avvocati Giovanni Mandoli e Federico Corti, hanno presentato in Procura a Lucca una querela contro ignoti per lesioni personali colpose, ipotizzando appunto un collegamento diretto con il vaccino stesso.

"La famiglia Cervelli, mio tramite – scrive l’avvocato Giovanni Mandoli – rilascia il presente comunicato stampa al fine di divulgare aggiornamenti sia sullo stato di salute della figlia Irene sia sulle azioni legali intraprese. Irene è stata dimessa dal nosocomio Versilia presso cui era stata trasferita per avviare un percorso neuro riabilitativo non appena risvegliatasi dallo stato di coma in cui versava. Pertanto ha potuto far ritorno a casa assistita dai suoi cari".

"D’altro canto però – sottolinea il legale – l’ictus da trombosi verificatosi in data 3 giugno 2021, successivamente alla somministrazione del vaccino Astrazeneca, ha provocato nella signora Cervelli danni neurologici consistenti che ad oggi non le permettono di essere autosufficiente. Sul fronte legale la famiglia alla luce del quadro clinico di Irene ed i relativi danni da ella subiti, dopo un’attenta analisi dei fatti e delle possibili responsabilità ascrivibili, ha proceduto in data odierna con il deposito presso la Procura di Lucca di una querela contro ignoti per lesioni personali colpose ex art. 590 cp e 590 sexies cp redatta dal sottoscritto e dal collega avvocato Federico Corti al fine di far chiarezza circa eventuali responsabilità imputabili".

Irene, molto conosciuta in Lucchesia anche per il suo impegno di volontariato nella sanità con l’associazione “Ridolina”, si era vaccinata con la prima dose di Astrazeneca esattamente sette mesi fa all’open day del Campo di Marte, il 26 maggio scorso, anticipando un appuntamento già preso fuori provincia. Otto giorni dopo aveva accusato in casa il grave ictus ed era stata ricoverata in rianimazione all’ospedale di Cisanello. Da lì poi un lento, ma costante recupero, assistita da familiari, sanitari e amici.

Paolo Pacini