Travolse e uccise un 44enne: condannato a un anno, pagherà una maxi-multa

Per la morte di David Agnesi, il gup condanna l’automobilista a un anno. Ma la sentenza è sospesa per la legge Cartabia, in attesa di fissare la cifra

David Agnesi fu travolto e ucciso da un’auto il 28 settembre 2021 sulla Pesciatina

David Agnesi fu travolto e ucciso da un’auto il 28 settembre 2021 sulla Pesciatina

Lucca, 10 maggio 20223 – Un anno di reclusione per omicidio stradale. Questa la sentenza in rito abbreviato emessa dal gup Antonia Aracri al processo per la morte di David Agnesi, il 44enne lucchese addetto alle pulizie e dipendente della cooperativa Viping, che la notte tra il 27 il 28 ottobre 2021 morì sulla via Pesciatina a San Vito, travolto alle spalle da un’Opel Mokka, in un tratto piuttosto pericoloso. Uno scontro violento che purtroppo non gli lasciò scampo: la vittima venne scaraventata a terra riportando un fatale trauma cranico fratturativo.

Ma l’automobilista , un cinquantenne lucchese, in realtà usufruirà del particolare beneficio concesso dalla nuova legge Cartabia, chiesto dal suo legale proprio in concomitanza con la scelta del rito abbreviato, ovvero la pena pecuniaria sostitutiva. La sentenza di condanna a un anno firmata dal gup Aracri (già scontata di un terzo per il rito abbreviato) resta dunque in qualche modo “sospesa“ in attesa che l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (UEPE) determini le condizioni economiche del condannato per stabilire l’ammontare esatto della cifra che dovrà versare in sostituzione della condanna. Il beneficio, tra l’altro, è applicabile proprio per condanne fino a un massimo di un anno di reclusione. In sostanza si tratta di stabilire una maximulta per questo omicidio stradale.

Secondo i rilievi della Polizia municipale di Lucca, accolti dal giudice, il 44enne stava camminando su una banchina fuori dalla sede stradale quando venne investito in pieno e caricato sul cofano della vettura, morendo praticamente sul colpo.

In udienza preliminare si è discusso molto sulle consulenze tecniche. Era stato sentito il perito della difesa, secondo il quale David Agnesi si trovata in realtà sulla carreggiata e l’automobilista, all’epoca risultato negativo all’alcol test, non si sarebbe reso conto di niente, se non al momento del violento impatto. In seguito in aula era stato sentito il consulente della Procura, l’ingegner Del Cesta, che invece aveva fornito una ricostruzione diversa, evidenziando che il povero David Agnesi era fuori dal tracciato della Pesciatina quando venne investito in pieno.

P.Pac.