“Con l’obbligo del Green pass pioggia di disdette dei turisti, così non si riparte“

Favilla (Confartigianato) propone l’autocertificazion all’ingresso dei ristoranti

Il Green Pass si avvicina a passi da gigante mentre piovono disdette dei turisti. A lanciare l’allarme è Roberto Favilla, direttore di Confartigianato Imprese. “Tantissimi turisti, da diverse parti d’Europa, – dichiara Favilla – stanno cancellando le loro vacanze, a causa di questi ulteriori adempimenti. Se sono entrati nel nostro Paese dovrebbero essere a posto con il vaccino o con il tampone e molti temono di restare bloccati in Italia e di non poter ripartire. E’ così che vogliamo far ripartire l’economia?”. “Noi siamo favorevoli ai vaccini tuttavia siamo contrari all’utilizzo di un Green Pass come arma per costringere alla vaccinazione – continua Favilla – impedendo alla gente di andare al ristorante e al bar. I ristoratori non debbono essere usati come capro espiatorio. Una via d’uscita che Confartigianato porta avanti – prosegue Favilla – è quella di far firmare ai clienti un’autocertificazione all’ingresso come avviene del resto in molti luoghi di lavoro da quasi un anno e mezzo, sia per i clienti che per i dipendenti, nella quale dichiarano, sotto la propria responsabilità, di essere in possesso del green pass. Saranno poi le forze dell’ordine a fare i controlli e a comminare le sanzioni a chi dichiara il falso e non ai ristoratori e ai baristi. E’ uno dei principali punti critici“.