Comitato celebrazioni pucciniane a rilento Manca il numero legale, salta un’altra seduta

I lavori dell’organismo procedono a stento fra i dubbi e le polemiche. Tutto ha avuto inizio con le dimissioni del tesoriere a metà novembre: da allora sono state numerose le riunioni invalidate a causa della mancanza di oltre la metà degli aventi diritto

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Poco più di due mesi di vita, piuttosto travagliata. Il Comitato Promotore Celebrazioni Pucciniane presieduto dal maestro Alberto Veronesi ha visto saltare nella giornata di ieri l’ennesima convocazione. A mancare, ancora una volta, è stato il numero legale: una aliquota consistente dei membri del Comitato, in parte nominati con un decreto dell’allora presidente del Consiglio Mario Draghi e di cui fanno parte tra gli altri rappresentanti degli enti locali e delle principali istituzioni musicali non solo del territorio, non si è presentato, rendendo invalida la riunione.

Come accennato, non è la prima volta che accade, nonostante le riunioni siano state circa una dozzina da quando, intorno alla metà di ottobre, il Comitato ha iniziato a essere operativo. E non pare essere una coincidenza, quella delle assenze, dettata dalla feste natalizie. Sin dall’inizio non sono peraltro mancati i colpi di scena, con le dimissioni dopo appena un mese dell’allora segretario e tesoriere del Comitato, Alberto Bellini che, pur confermando la sua stima verso il maestro Veronesi, ritenne non ci fossero le condizioni per continuare.

"Il dissenso – scriveva in modo piuttosto diretto Bellini il 19 novembre scorso – non riguarda il merito delle singole iniziative. Da parte mia vi sono però irrinunciabili ragioni personali di coerenza con i valori che hanno ispirato tutti i miei, pur modesti, ruoli pubblici e gestionali e che ispirano le mie ricerche, spesso in affiancamento a decisori istituzionali. Confido, pur dubbioso, nella legalità delle proposte procedurali avanzatemi dal Presidente in relazione ai prossimi bandi, ma non vi ravviso la compatibilità con i principi di una buona amministrazione delle risorse pubbliche. Sono inoltre perplesso per l’assenza di linee di indirizzo che avremmo dovuto ricevere dal Comitato scientifico, tali non potendosi ritenere il sintetico catalogo comunicatoci verbalmente nella riunione del 9 novembre corso e assunto senza un’approfondita discussione".

Un primo stop, che sembrava superato con la nomina di un nuovo segretario tesoriere, ma a cui sono seguiti altri mal di pancia. Ufficialmente molti dei membri tacciono, ma il fuoco sembra covare la cenere e le assenze, che di fatto rischiano di paralizzare il Comitato stesso, ne sarebbero la più evidente conferma. Unita peraltro alle interrogazioni regionali (da parte del consigliere Massimiliano Baldini della Lega che ipotizza anche altre dimissioni) e parlamentari (da parte dell’onorevole Anna Laura Orrico del 5 Stelle), entrambe volte a avere rassicurazioni su quello che sta accadendo dentro il Comitato che è emanazione della stessa presidenza del Consiglio dei Ministri e che, come riporta il sito internet dedicato, "nasce per valorizzare e diffondere in Italia e all’estero la conoscenza della figura e dell’opera di Giacomo Puccini attraverso un adeguato programma d’interventi di tutela e valorizzazione dei luoghi pucciniani e di celebrazioni e manifestazioni culturali, che culmineranno con i festeggiamenti per il Centenario della morte di Giacomo Puccini che ricorrerà nel 2024".

A favore del Comitato, le cui cariche sono gratuite, il governo ha deciso di stanziare 1,5 milioni di euro per l’anno 2022 e 8 milioni di euro per il 2023 "per il finanziamento degli interventi di promozione, ricerca, salvaguardia e diffusione della conoscenza della vita, dell’opera e dei luoghi legati alla figura di Giacomo Puccini".

Fabrizio Vincenti