Comandante della municipale nei guai Pratiche al perito in cambio di soldi

La Procura chiede il processo per corruzione e induzione indebita per il capo dei vigili di Altopascio. Nel mirino dell’inchiesta le perizie per gli incidenti stradali. Accusato anche il consulente assicurativo

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di Teresa Scarcella

Dovrà rispondere delle accuse di corruzione e induzione indebita Italo Pellegrini, il comandante della polizia municipale di Altopascio. Reati per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio nei suoi confronti e l’imputato, dal canto suo, ha chiesto di poter procedere per rito alternativo. Secondo la Procura, dal 2017 al 2018, Pellegrini avrebbe monopolizzato la gestione delle pratiche sugli infortuni stradali facendole arrivare sul tavolo sempre del solito perito, dietro compenso. Si tratta del professionista, senese di nascita, Luca Rossi con studio ad Altopascio. Anche per lui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per corruzione.

Stando alle accuse il meccanismo incriminato sarebbe stato il seguente: in caso di incidenti stradali il comandante Pellegrini si sarebbe occupato di fare da intermediario tra i conducenti dei mezzi coinvolti nei sinistri e il consulente assicurativo Rossi, fornendogli i contatti necessari e indicandolo come professionista al quale rivolgersi. In questo modo lo avrebbe aiutato a ottenere la gestione delle pratiche, sulle quali il perito aveva ovviamente un guadagno, e in cambio il comandante avrebbe ricevuto una parte della somma incassata. Ma non è tutto.

Sempre secondo la Procura, nello stesso periodo Pellegrini, forte del suo ruolo, avrebbe indotto il titolare di una carrozzeria di Altopascio a effettuare riparazioni su mezzi di sua proprietà senza poi pagare il costo del lavoro svolto, facendo leva sul fatto che, in qualità di comandante di polizia municipale, avrebbe avuto varie occasioni di rivolgersi a quella carrozzeria, piuttosto che ad altre, per le attività di soccorso in caso di incidenti stradali, nonché per il recupero dei veicoli coinvolti. Attività che, per il titolare della carrozzeria, sarebbero state appunto fonti di guadagno.

L’accusa, in questo caso, è quella di induzione indebita a dare o promettere utilità che va quindi ad aggiungersi a quella di corruzione. Per entrambi i capi di imputazione il pm titolare del fascicolo, Salvatore Giannino, ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti del comandande della polizia municipale. La difesa, rappresentata dall’avvocato Florenzo Storelli, ha risposto chiedendo di procedere con un rito abbreviato. L’imputato sarà in aula, di fronte al gup Simone Silvestri. Rito alternativo che sarebbe stato chiesto anche per il perito assicurativo Luca Rossi, accusato di corruzione per aver elargito denaro in cambio delle pratiche da gestire.

Nel frattempo il comandante Pellegrini rimane a tutti gli effetti in servizio. Il Comune di Altopascio fa sapere, infatti, che eventuali provvedimenti, se ritenuti necessari, saranno presi dopo l’udienza. Ma intanto, nell’ottica di tutelare anche se stesso, ha deciso di costituirsi parte civile.