Ciclovia Lucca-Pontedera, sopralluogo all’acquedotto Nottolini

Sopralluogo per la ciclovia Lucca-Pontedera. Lavori in corso sul tratto Lucca-Capannori, con illuminazione pubblica e asfaltatura prevista entro marzo.

Ciclovia Lucca-Pontedera, sopralluogo all’acquedotto Nottolini

Ciclovia Lucca-Pontedera, sopralluogo all’acquedotto Nottolini

Un sopralluogo di tutte le amministrazioni coinvolte alla ciclovia che collegherà Lucca a Pontedera, si è svolto ieri mattina nel tratto che costeggia l’acquedotto del Nottolini. All’incontro, che è servito per fare il punto sui lavori iniziati sul versante lucchese e capannorese, e che ha fornito indicazioni utili agli altri Comuni della provincia di Pisa coinvolti e che sono attualmente nella fase esecutiva della progettazione, hanno preso parte l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Lucca Nicola Buchignani, assieme ai tecnici dell’ufficio strade e ai progettisti, gli architetti Gilberto Bedini, Elisabetta Battistoni e un rappresentante dello studio Econverso, l’assessore del Comune di Capannori Giordano Del Chiaro, la sindaca di Buti Arianna Buti, l’assessora del Comune di Bientina Desiré Niccoli, l’assessora di Vicopisano Fabiola Franchi e l’assessore di Pontedera Mattia Belli.

Lo stato dei lavori. L’intera ciclovia, per una lunghezza complessiva di 25 chilometri, una volta terminata collegherà Lucca con Pontedera. Attualmente le lavorazioni sul tratto Lucca-Capannori, la cosiddetta pista “Dalle fonti alle fontane” che costeggia l’acquedotto del Nottolini, hanno riguardato la ripulitura del tracciato e gli scavi, con la successiva predisposizione dell’impianto di illuminazione pubblica dell’intero tratto della pista ciclo pedonale, che una volta pronta potrà contare su 454 punti luce, tanti quante sono le arcate del monumento voluto da Maria Luisa di Borbone e realizzato da Lorenzo Nottolini fra 1822 e il 1832. Entro la fine di febbraio si completerà la stesura di un primo strato di asfalto (il cosiddetto binder) nei tratti carrabili di accesso alle abitazioni o a esercizi pubblici, dove l’uso della pista è promiscuo pedonale, ciclabile e carrabile e dove è necessario prevedere un manto più resistente: questo primo strato sarà ricoperto a marzo da asfalto natura. Ma la gran parte dei circa 4 chilometri di pista sarà realizzata con terre stabilizzate, utilizzando un sistema nuovo che prevede l’utilizzo della terra che si trova in loco, impastata con una resina.