Chiusa l’inchiesta sulla morte di Rebecca: omicidio stradale per il conducente del Mercedes

La Procura si appresta a chiedere il rinvio a giudizio. Nuovi elementi sulla dinamica

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Si sono concluse le indagini sul tragico incidente nel quale perse la vita la 18enne Rebecca Cucchi (nella foto). Il terribile schianto avvenne la sera del 30 gennaio scorso, sulla Statale del Brennero, a San Lorenzo a Vaccoli, fra la Volkswagen Polo nella quale viaggiava Rebecca insieme a tre amici, Daniele Petroni, Matteo Tomei e Leonardo Biagioni, e un van Mercedes Vito con a bordo Danilo Fucci, 27enne di San Filippo. Petroni e Tomei ne uscirono entrambi in gravi condizioni e ancora oggi la situazione di Tomei desta preoccupazione. Il pm Sara Polino aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo stradale e lesioni gravi, e aveva posto sotto sequestro le due auto. Dopo mesi di accertamenti e ricostruzioni, qualcosa inizia a muoversi. La Procura ha concluso le indagini su Danilo Fucci, mentre la posizione di Biagioni, 20enne di San Pietro a Vico che era alla guida dell’altra auto, è stata stralciata.

Sulla dinamica, inoltre, emergono nuovi particolari. Pare, infatti, che il Mercedes non si stesse immettendo sul Brennero da un’area di sosta privata al momento dell’incidente, come inizialmente era stato ipotizzato, ma si trovasse già lì. Dai rilievi sarebbe emerso che Fucci stava tornando da Pisa quando avrebbe perso il controllo dell’auto, uscendo fuori strada e andando a sbattere contro un muretto. Il forte impatto lo avrebbe fatto poi rimbalzare fino a farlo tornare in carreggiata, ma nella corsia opposta alla quale viaggiava. A quel punto la Polo, che andava verso Pisa, se lo sarebbe ritrovato davanti, senza riuscire ad evitarl. Complice forse anche il buio. È probabile, infatti, che i fari del Mercedes si fossero spenti a causa dell’impatto precedente col muretto. Saranno gli inquirenti, però, a far luce sull’accaduto e sulle responsabilità.

Teresa Scarcella