Delitto di Torre del Lago: una martellata alla testa, Chiara è morta subito

Il primo verdetto dopo l’autopsia sul corpo della 40enne uccisa a Torre del Lago: ad ammazzarla è stato un solo fendente. Salma restituita alla famiglia

Chiara Corrado aveva 40 anni

Chiara Corrado aveva 40 anni

Lucca, 30 novembre 2019 - Un solo fendente assestato sulla regione temporale destra della testa. E inferto frontalmente, con una mazzetta da muratore, in pratica una martello lungo e pesante fino a un chilo. E’ stato quello a spengere la vita di Chiara Corrado, la 40enne originaria di S.Giuliano Terme, il cui omicidio è stato confessato dal compagno Graziano Zangari, operaio 46enne a lungo residente a Saltocchio. Il primo verdetto è arrivato ieri dal reparto di medicina legale dell’ospedale Versilia di Viareggio dove il medico legale Stefano Pierotti, ha svolto l’autopsia sul cadavere della 40enne. Chiara sarebbe morta praticamente sul colpo. Lo stesso avrebbe causato una notevole perdita di sangue che il compagno ha cercato di tamponare con un asciugamano, ritrovato poi dai carabinieri sul volto di Chiara. Sul corpo sono state riscontrate altre lesioni minori, forse legate al trasporto della cadavere: prima avvolto nel cellophane e dopo legato all’altezza della gola e delle mani per essere trasportato fuori dal container lungo via della Ferrovia a Torre del Lago, dove la donna è stata uccisa. Il medico legale , durante l’esame necroscopico durato più di 5 ore, ha effettuato un prelievo di campione del Dna della vittima. L’obiettivo: confrontarlo con quello dei familiari e avere la certezza definitiva che si trattasse davvero del corpo di Chiara Corrado, identificato la scorsa settimana dai carabinieri, grazie a un tatuaggio sulla spalla. Durante l’autopsia sono stati anche effettuati dei prelievi di campione per eseguire i test tossicologici, necessari per capire se la donna, al momento del delitto, fosse sotto effetto di stupefacenti. Il corpo di Chiara, nelle prossime ore, sarà rimesso a disposizione della famiglia dalla magistratura. Il funerale della donna potrebbe quindi svolgersi durante la prossima settimana. Intanto Zangari è ancora rinchiuso nel carcere di Paola, in attesa del trasferimento degli atti dell’inchiesta, come l’interrogatorio di garanzia svolto dal gip di Paola, alla procura di Lucca. cla.cap p.pac © RIPRODUZIONE RISERVATA