"Centrosinistra “abusivo“ a Palazzo? No, è democrazia"

L’ex sindaco Tambellini attacca l’assessore Barsanti dopo la festa di CasaPound "Abbiamo vinto nel 1994 poi nel 2012 e nel 2017 con piena legittimità"

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Fanno discutere le dichiarazioni dell’assessore Fabio Barsanti rilasciate durante la festa di Casapound, a Grosseto il 10 settembre scorso. "Ho ricevuto da un’amica – sottolinea l’ex sindaco Alessandro Tambellini – il video con le dichiarazioni di Barsanti. Confesso che quei contenuti mi erano sfuggiti, pur provenendo dall’esponente politico che sempre di più appare come il vero regista, neanche tanto nascosto, delle strategie dell’attuale Amministrazione Comunale. Barsanti parla di “occupazione abusiva del palazzo”, ovvero del Comune, da parte del governo di centrosinistra negli ultimi dieci anni, in una città intimamente di centrodestra".

"Ricordo a Barsanti che pur se stanno soffiando venti che rievocano il passato, non siamo ancora tornati nei Comuni alla nomina centralizzata del Podestà e della Consulta Comunale, come avvenne in seguito all’adozione delle “Leggi fascistissime” del 1926, che soppressero appunto gli organismi elettivi. Lo ripeto: non sappiamo quel che ci riserverà il futuro, visti i toni dell’attuale campagna elettorale. Fino ad ora comunque il sindaco e il Consiglio Comunale sono stati eletti con libere elezioni. Come è avvenuto del resto per il centrosinistra nel 1994 con il sindaco Lazzarini e nel 2012 e nel 2017 con il sottoscritto. Anzi, nelle elezioni del 2017 la vittoria del centrosinistra fu per soli 361 voti. Remo Santini, attuale assessore al Turismo, ma allora candidato sindaco, intese promuovere ricorso al Tar contro il risultato emerso dalle urne, tanto era parsa inaccettabile la sconfitta al centrodestra dopo una campagna elettorale condotta con toni durissimi. Il ricorso, com’è noto, fu rigettato dal Tar, che riconobbe la piena legittimità del risultato".

"A Barsanti ricordo – prosegue Tambellini – che nelle elezioni comunali di quest’anno il centrodestra non ha vinto certo per migliaia di voti: ne sono bastati circa 700, frutto di un’alleanza che al ballottaggio ha messo insieme di tutto e di più; ovvero una congerie di espressioni politiche che evidentemente stanno insieme forse proprio in ragione di quella “occupazione del palazzo” che Barsanti ha attribuito al centrosinistra. Mi permetto di dire che, accompagnate da formazioni civiche di alto spessore, le forze di centrosinistra hanno mantenuto al governo della città una dignità istituzionale che vedremo se sarà espressione anche di questo centro accoppiato con la destra".

"In ragione della mia età, non più giovane – aggiunge Tambellini – , so bene, al pari di Barsanti, che nella società lucchese vi è una significativa base politica di destra. E anche vi sono espressioni della destra estrema, che periodicamente emergono. Mi son trovato uno striscione che inneggiava a Mussolini, collocato davanti casa, nella corte dove abito. Tutto sommato, una baggianata rispetto a quanto proposto dalla storia lucchese più o meno recente, attraverso le cronache dei giornali o le sentenze dei tribunali, a partire, ad esempio, da quelle del 1976, riferite a Mario Tuti e al Fronte Nazionale Rivoluzionario per giungere, molto più vicine a noi, a quelle recentissime sui foreign fighters (stranieri combattenti) italiani, filorussi, presenti in Ucraina. Tra essi una posizione di primo piano è di un lucchese, che tra l’altro è stato a capo, se non sbaglio, degli Ultras della curva ovest dello stadio Porta Elisa. E non mi pare che ci sia da trarre da quei resoconti motivi di particolare soddisfazione collettiva".