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Centro studi, l’eredità inaspettata Schickling dona l’archivio privato

L’insigne musicologo tedesco, scomparso a gennaio, si era premurato di raccomandare questo suo desiderio alla figlia Katarina. Un lasciato di migliaia di volumi e di grande importanza storico-documentale

Centro studi, l’eredità inaspettata Schickling dona l’archivio privato

Il Centro studi Giacomo Puccini a breve erediterà un’importante, unica e preziosa raccolta di materiale riguardante il Maestro. Si tratta di documenti, partiture e pubblicazioni pucciniane, possedute dall’insigne musicologo nonché socio fondatore del Centro studi, Dieter Schickling, venuto a mancare lo scorso mese di gennaio. Non aveva lasciato niente di scritto, ma si era premurato di raccomandare questo suo desiderio alla figlia Katarina (nella foto in alto a destra), la quale, in occasione dei recenti funerali tenutisi a Stoccarda, ha comunicato questa inattesa volontà del padre ai soci del Centro studi, presenti alle esequie.

Un lascito di rilevante importanza storico-documentale, che attraverso questo gesto si trasforma in un dono prezioso per la città di Lucca e per il Centro studi Giacomo Puccini che, perfezionato l’iter legale relativo alla donazione, potrà contare su un arricchimento di notevole caratura. "Siamo rimasti senza parole - commenta a caldo la professoressa Gabriella Biagi Ravenni - dopo aver appreso la volontà dell’amico Dieter; la figlia si è resa disponibile a dare seguito alla sua volontà, pertanto, adesso, dovremo eseguire i passaggi previsti in questi casi; abbiamo contezza - prosegue la musicologa lucchese - dell’enorme valore di quanto il nostro Centro avrà nella disponibilità, e siamo emozionati e commossi per il gesto".

Si tratta, secondo quanto appreso, di circa 1.713 libri, un’ampia collezione di spartiti e partiture pucciniane a stampa, rarissimi, tanto che soprattutto per questa collezione, la biblioteca di Dieter ha una sigla RISM D-Sschickling spartito e partiture di altri compositori, tra cui spicca Wagner, ma anche Bach e Mozart, letteratura musicale soprattutto su Puccini, ma anche su molti altri compositori, una vasta raccolta di programmi di sala, e molti periodici in varie lingue, nonché dizionari ed enciclopedie importanti. Naturalmente, il materiale seguirà un percorso di massima attenzione, a partire dalla modalità del trasporto che sarà seguito personalmente dai componenti il Centro. Quanto appreso arriva in un momento propizio: l’imminente avvicinarsi ai festeggiamenti, nel 2024, del centenario della morte di Giacomo Puccini. Un gesto che arricchirà Lucca di ulteriore materiale, il cui valore andrà a sommarsi a quanto il Centro studi già custodisce.

Adesso, la domanda che si pone rispetto a questo lascito, è se gli spazi della casermetta San Colombano, oggi sede del Centro studi Giacomo Puccini, siano o meno adatti, per dimensioni e agibilità, a contenere tutto il materiale che arriverà. "Sicuramente non sono sufficienti - afferma Biagi Ravenni - e noi ci auguriamo che per individuare nuove soluzioni, concorra la sensibilità dei soggetti che, in questa ricerca, potranno scorgere l’enorme potenzialità culturale che ne deriva".

Tra l’altro, il Centro studi custodisce, in termini di fonti documentali, altri importanti fondi (utile la consultazione del sito Internet) e dispone di una “discoteca“ – ovverosia il patrimonio di fonti sonore – costituita da dischi a 78 giri con incisioni storiche di musiche di Giacomo Puccini e altri compositori, collezioni di vinili con incisioni rare, cd e dvd. Un repertorio ricco e importante, a cui si aggiunge la riproduzione analogica e digitale di oltre 13mila documenti.

Così, quest’ultima donazione, una volta acquisita, assumerà due toni diversi: arricchirà la documentazione del Centro e lascerà l’impronta dell’amore per Giacomo Puccini che Dieter Schickling, con il suo gesto, ha saputo trasmettere con generosità.

Maurizio Guccione