REDAZIONE LUCCA

Cecchini è a un passo dalla candidatura

L’architetto non ha ancora sciolto la riserva, ma è la persona indicata a guidare la nascente lista civica “Arcobaleno“

"Le riserve non le ho ancora del tutto sciolte, devo valutare la forza del progetto e non voglio essere solo": Elvio Cecchini, architetto già presidente dell’Ordine e tra i protagonisti della battaglia per evitare la cessione della Manifattura a Coima e alla Fondazione Cassa potrebbe essere uno dei candidati sindaci in campo alle prossime comunali. E’ lui stesso a confermarlo, pur mettendo i paletti e precisando che una cosa è Progetto Lucca, l’associazione creata a seguito dell’impegno sulla Manifattura, un’altra un eventuale contenitore elettorale, una lista civile, prim’ancora che civica, spiega. L’obiettivo è rivolgersi ai tanti che non votano, ai comitati, a chi crede ci sia ancora spazio per una politica diversa.

Tutto nasce con la battaglia per la Manifattura...

"La vicenda della Manifattura è stato un momento di crescita di un gruppo che ha dato vita a una cittadinanza attiva e che ha messo a fuoco i rilievi e i limiti di un’operazione che solo in un secondo momento sono stati confermati da giunta e sindaco. Abbiamo letto senza pregiudizi i documenti e le competenze specifiche ci hanno permesso di capire per primi il rischio insito nel project financing proposto, non abbiamo mai contestato il progetto di per sé ma lo strumento".

Poi però avete creato Progetto Lucca che pareva un incubatore di una possibile lista.

"A fronte di questa esperienza, alcune di queste persone si sono associate in Progetto Lucca, un passaggio che non va confuso con eventuali fasi politiche di cui mi chiede: sono cose separate. Progetto Lucca ha avuto un riscontro di carattere nazionale, al punto da essere associata alla Rete dei Beni Comuni e si sta impegnando nel progetto di Lucca città della musica".

E come arriva a un possibile impegno politico?

"Intorno a noi ci sono stati tanti comitati con cui abbiamo collaborato e che anche loro stanno provando a dare vita a qualcosa attraverso la lista "Arcobaleno" e stanno provando a mettere insieme persone su un nome. A quel punto il ragionamento è stato: abbiamo trainato il processo sulla Manifattura, abbiamo visto quanto degrado si celava dietro certe logiche, perché non fare qualcosa? L’ingegner Viviani ha fatto il mio nome durante una riunione di Progetto Lucca".

Prossimi passi?

"Ci sono riunioni in corso, va capito chi ci sta. Credo che ci sia una prateria al centro se Del Ghingaro non si candiderà e tra i tanti indecisi. La proposta arriva dai partiti è frutto di logiche che paiono superare, le persone sono sempre più avanti e molti, non a caso, non votano".

Potreste trovare un punto d’intesa con il terzo polo?

"Vorrei prima di tutto capire cosa è, il terzo polo".

Fabrizio Vincenti