Cava Tavolini, nuova ordinanza di chiusura

Provvedimento del presidente Putamorsi dopo che i guardiaparco hanno individuato diverse difformità tra cui la galleria più larga

Migration

Lavorazioni in difformità dalla pronuncia di compatibilità ambientale e dal nulla osta del Parco. Nuovo provvedimento – dopo quello del luglio scorso su segnalazione degli ambientalisti – di sospensione per cava Tavolini nel comune di Stazzema: il presidente del Parco, Alberto Putamorsi, ha infatti firmato l’ordinanza che impone lo stop ai lavori con riduzione in pristino del sito. A far emergere le irregolarità sono stati i controlli effettuati dal Comando Guardiaparco che hanno individuato diverse difformità: la galleria di accesso risulta circa 70 centimetri più larga del previsto nel tratto finale ("anche se non è stato possibile eseguire misurazioni più accurate in quanto questa parte risulta allagata e quindi non visibile nella sua interezza e non praticabile a piedi"); un taglio di superficie non autorizzato nel punto di contatto tra la galleria di accesso e il cantiere interno e volumi scavati in difformità e non autorizzati. L’ordinanza dispone alla ditta Cooperativa Condomini Lavoratori Beni Sociali di Levigliani arl la sospensione immediata di ogni attività e lavorazione in difformità "la riduzione in pristino, la risistemazione e l’eventuale ricostruzione dell’assetto morfologico ed idrogeologico e delle specie vegetali ed animali" nonché "la risistemazione ambientale, comprensiva dell’assetto definitivo delle discariche" relativamente alle lavorazioni eseguite nella cava in assenza delle dovute autorizzazioni e in difformità dalla pronuncia di compatibilità ambientale.

La ditta, tra gli altri oneri, dovrà inoltre predisporre ed inviare al Parco, entro 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza, un progetto di riduzione in pristino e risistemazione ambientale relativo all’area interessata dalle difformità, che contenga il progetto di ripristino delle aree oggetto di difformità "documentato da elaborati grafici e fotografici di simulazione, relativo alla ricostruzione dell’assetto morfologico ed idrogeologico e delle specie vegetali ed animali" e uno studio di incidenza relativo alle attività di ripristino. Tutte le opere dovranno essere realizzate entro 120 giorni dalla notifica dell’ordinanza e ovviamente il comando Guardiaparco e il settore uffici tecnici, ognuno per le proprie competenze, dovranno effettuare la verifica in ordine alla ottemperanza degli obblighi da parte della ditta Cooperativa Condomini Lavoratori Beni Sociali di Levigliani.

Francesca Navari