Dura replica de parte degli esponenti del Pd lucchese, dopo le affermazioni del consigliere comunale Alessandro di Vito a proposito della destinazione di alloggi di edilizia popolare nell’ex oleificio Borella, sostenuta dalla precedente amministrazione Tambellini. A intervenire sono Gabriele Marchi e Mario Dianda, segretario comunale e delegato alle politiche abitative del Pd.
"La scelta dell’amministrazione Pardini di destinare alla vendita l’immobile dell’ex oleificio Borella è un grave errore e le parole del consigliere comunale di Forza Italia Di Vito, svelano la logica classista ed elitaria che guida le decisioni della giunta, peggiorando ulteriormente il quadro". Una presa di posizione netta dopo le affermazioni di Di Vito contrario a ricavare gli appartamenti da destinare all’ edilizia popolare, anche perché "vista Mura".
Proseguono i due esponenti del Pd: "L’amministrazione Tambellini aveva previsto la riqualificazione dell’ex oleificio per ricavare 30 appartamenti da destinare all’edilizia residenziale pubblica; questa scelta, se perseguita, sarebbe stata positiva per due ragioni: la disponibilità aggiuntiva di appartamenti per le graduatorie Erp, oltre alla riqualificazione del patrimonio già esistente, avrebbe rappresentato un importante tassello a medio-lungo termine di un pacchetto di misure per il contrasto alla crisi abitativa che sta colpendo con forza anche la nostra città; inoltre, seguendo modelli urbanistici all’avanguardia ed inclusivi, gli appartamenti sarebbero stati integrati nel contesto di un quartiere centrale della città e non relegati in un’area marginale e carente di servizi".
Ancora Marchi e Dianda: "Per Di Vito, quindi, gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica “vista Mura” proprio no, perché probabilmente pensano che coloro che si trovano in condizioni di povertà vadano relegati lontano in modo che non si facciano troppo vedere nelle vie del centro, spaventando i turisti". Per Marchi e Dianda, "il consigliere Di Vito sa bene che se ai quartieri dell’Arancio e di San Filippo mancano luoghi di aggregazione ed un parco, lo si deve alla cementificazione sfrenata durante le giunte di centrodestra di cui la sua Forza Italia era, all’epoca, attore principale".
Sull’argomento interviene anche la consigliera regionale del Pd Valentina Mercanti che parla del "no alle case popolari fronte Mura coerente con la mercificazione della città; anche i poveri hanno bisogno della bellezza’ come sostiene Papa Francesco – prosegue Mercanti – ma non la pensa così la destra lucchese, che arriva a sostenere che le case popolari vista Mura non vanno bene; riconosco una coerenza in questa presa di posizione con il modo di governare di questa amministrazione, improntata sullo sfruttamento della città, sulla mercificazione, per sostituire il concetto di comunità con quello di brand". Per Mercanti, "non è il cittadino a essere al centro dell’attenzione" e conclude con un monito: "Sono tempi difficili, non saranno le festine a salvarci, ma la nostra capacità di stare insieme".
Maurizio Guccione