Cargo-bike, cercasi gestore. Il Comune vuole affidare il servizio in comodato d’uso

Utilizzo quasi inesistente per i 9 mezzi, fermi da tempo nelle piazze

Cargo-bike, cercasi gestore. Il Comune vuole affidare il servizio in comodato d’uso

Cargo-bike, cercasi gestore. Il Comune vuole affidare il servizio in comodato d’uso

Cargo Bike, il Comune si sgancia. dalla gestione diretta. Il servizio di cargo-bike, nove mezzi che da tempo stazionano inoperosamente in alcune piazze cittadine, era stato spacciato come una rivoluzione copernicana "green" per la consegna delle merci in centro, nel novembre 2021 dalla giunta Tambellini, adesso cerca soggetti interessati di fronte alla dura realtà che parla di numeri irrisori nell’utilizzo.

Gli ultimi dati pubblici disponibili sull’impiego di questi mezzi risalgono a un anno dalla loro introduzione ed erano a dir poco desolanti: 78 i soggetti iscritti al servizio, mentre il numero dei viaggi effettuati era complessivamente pari a 140. Uno ogni tre giorni: un fallimento assoluto. Nelle intenzioni, le nove cargo bike (tre piazzale Verdi, in piazza S. Maria e via dei Bacchettoni) sarebbero dovute servire a liberare parzialmente il centro dai mezzi a motore.

Troppi i problemi registrati sinora, tra cui la manutenzione, mentre è stato praticamente inesistente l’utilizzo. Così, il Comune ha deciso di cercare eventuali soggetti interessati alla concessione in comodato d’uso gratuito del sistema di cargo bike sharing per una durata stabilita in un anno, eventualmente rinnovabile per altri tre. Ovviamente saranno a carico degli eventuali soggetti le spese di manutenzione e ripristino. Funzionerà? Staremo a vedere.

Il sistema della concessione in comodato d’uso gratuiti proverà infatti a garantire l’uso e la conservazione delle cargo bikes, nonché la valorizzazione della sperimentazione che sinora ha dato un risultato inequivocabile. Ovvero un fallimento completo.

Adesso, il tentativo con soggetti esterni, dopo che qualche impresa si è fatta viva per avere informazioni. Le cargo bike elettriche erano arrivate in città due anni e mezzo fa grazie al progetto Life Aspire, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Life, uno dei tanti programmi europei la cui utilità è tutta da dimostrare, sviluppato dal Comune di Lucca insieme a Lucense, società partecipata del Comune, con la partnership di Memex, società di ingegneria dei trasporti di Livorno, e Municipia Spa – Gruppo Engineering.

F.Vin.