
ALTOPASCIO
Il coronamento di un sogno come punto di partenza, non di arrivo. All’indomani della visita che ha compiuto da Papa Francesco a cui è stato donato un calcio balilla, appositamente realizzato per fare sì che anche le persone con disabilità possano giocarci, l’associazione Sport Toscana Calcio Balilla di Altopascio rilancia. L’incontro con il Santo Padre, accanto all’emozione unica culminata con la partitella ripresa dalle telecamere di tutto il mondo, ha regalato ai ragazzi dell’associazione ancora maggiori stimoli, se possibile, per proseguire all’insegna del coinvolgimento e della socialità a tutela dei più deboli.
A partire dal mese di ottobre ad Altopascio, grazie alla collaborazione con l’Istituto Comprensivo della città del Tau, verranno installati alcuni calcio balilla nelle scuole e gli studenti, nati nel 2009 e 2010, con disturbi specifici dell’apprendimento, come dislessia, discalculia o disgrafia, saranno coinvolti in attività extrascolastiche, da svolgersi il pomeriggio, durante le quali il calcio balilla sarà lo strumento per sviluppare competenze scolastiche e non solo. Attraverso il gioco attorno al tavolo da biliardino i ragazzi miglioreranno le capacità di ricercare informazioni significative, di lavorare in gruppo e di creare mappe, schemi procedurali e presentazioni. Durante il percorso, inoltre, i ragazzi potranno implementare la coordinazione e l’esecuzione di movimenti. Tutto con uno scopo ben preciso: accrescere la propria autostima, migliorare la percezione di sé e generare comportamenti virtuosi che abbiano una ricaduta positiva su tutti gli aspetti della vita e della socialità.
Ma non basta: entro il prossimo novembre arriverà la risposta a un bando a cui Sport Toscana Calcio Balilla ha partecipato insieme alla Provincia di Lucca per sviluppare un progetto, con il concorso delle suore missionarie di Santa Gemma di Camigliano e dei Padri Salesiani che operano in Congo, per realizzare un laboratorio dove fabbricare calcio balilla proprio nel Paese africano. Un’idea per generare occupazione e formare professionalmente ragazzi del posto, radicandoli nella propria terra. Dovesse andare in porto, avrà una durata biennale: tutto il 2022 e il 2023.
E c’è ancora un altro sogno nel cassetto che l’associazione – nata nel 2006 e ormai un punto di riferimento nazionale per il calcio balilla – coltiva da anni. Ovvero la partecipazione del calcio balilla alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi. "Il calcio balilla – spiega il presidente Natale Tonini che mercoledì era nella delegazione in udienza dal Papa – è uno sport a tutti gli effetti e per questo il nostro sogno è di vederlo come disciplina a 5 cerchi. Speriamo che con questo progetto, anche noi possiamo dare il nostro contributo per fare un piccolo passo in questa direzione".
Fabrizio Vincenti