Calciatrice incinta si sfoga. "Lucchese, una società ostile". Il club: "Accuse non vere

Pignagnoli denuncia l’atteggiamento della società rossonera dopo aver scoperto di essere incinta: "Mi hanno messo ai margini e non volevano pagarmi". Il club: "Non è così"

La calciatrice Alice Pignagnoli

La calciatrice Alice Pignagnoli

Lucca, 21 dicembre 2022 - “Sai >piccolin*, questa volta credevo di sapere tutto, di non avere paure, di non farmi sopraffare dagli eventi. Invece, anche questa volta, la vita mi ha sorpreso, e tu con lei“. Sono queste le parole usate da Alice Pignagnoli ieri pomeriggio in apertura del post sui social con cui ha raccontato la sua vicenda di giocatrice di calcio (è portiere della Lucchese femminile, in serie C) e della sua gravidanza. La seconda, dopo la nascita della prima figlia nel 2020, quando giocava nel Cesena in serie B che non le aveva interrotto il contratto e le aveva concesso un rimborso per le spese vive nonostante non potesse, per ovvie ragioni, né giocare né allenarsi. Stando a quanto ha raccontato ieri sui social, invece, in questo caso le cose sono andate diversamente.

“Sono stati mesi molto difficili – ha scritto ancora Pignagnoli – Allontanarmi dal campo è, per me, sempre un lutto a tutti gli effetti. Poi, contrariamente a quanto mi aspettassi, trovare una società ostile come la Lucchese, che mi ha ferito come donna, madre e atleta ha creato un solco profondo. Mi sono sentita sola, inutile, incapace, un giocattolo vecchio da gettare".

E’ in questo passaggio che si capisce come il rapporto con la società rossonera si fosse incrinato a causa della gravidanza. A differenza di quanto le era accaduto quando indossava la maglia del Cesena. La società emiliana le aveva rinnovato il contratto proprio all’indomani della scoperta dello "stato interessante".

Questa volta, racconta Alice, le cose non sono andate come in quella occasione e, anzi, come ha poi raccontato ieri: "Hanno iniziato a escludermi dal gruppo, dalla squadra, mi hanno chiesto di restituire il materiale anche se sono tesserata e mi hanno detto di liberare il posto letto. Non hanno più risposto alle mie telefonate, quando ho saputo che le mie compagne erano state pagate per il periodo giocato anche da me ho chiesto aiuto all’associazione calciatori e mi sono rivolta ad un avvocato".

Così lunedì mattina negli uffici della Lucchese è arrivata una ”pec” alla quale la società rossonera – come si spiega nell’articolo qui sotto – ha dato immediato corso pagando tutti le somme dovute a Pignagnoli. Un caso risolto che ha avuto comunque un forte strascico ieri in seguito all’uscita sui social da parte della calciatrice. Un modo, anche a suo dire, per sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica sulle problematiche che devono incontrare le donne sportive (e non solo loro aggiungiamo noi) alle prese con la maternità. Risultato senz’altro raggiunto vista l’eco mediatica che hanno avuto le sue parole.

La speranza di Alice, ma crediamo anche di tutti gli sportivi, sia quello che possa tornare presto in campo dopo aver messo alla luce il secondo figlio (di cui ancora non conosce il sesso), magari proprio con la maglia della Lucchese.

Il club

Nessun commento ufficiale dalla Lucchese che ha preferito non replicare alla presa di posizione della calciatrice. Dal club, comunque, viene fatto sapere che Alice Pignagnoli è ancora regolarmente sotto contratto con i rossoneri e viene considerata una giocatrice a tutti gli effetti; sebbene la sua gravidanza non le permetta di onorare il contratto di ”prestazione sportiva“ che la lega al club che disputa il campionato di calcio femminile in serie C (girone A). E proprio per comprendere meglio il da farsi, la Lucchese aveva avviato da qualche settimana un’interlocuzione con gli organi federali per capire quale strada prendere considerato la anomalia di avere un atleta che per quanto non infortunata non può comunque né allenarsi né rispondere alle convocazioni. La Pignagnoli ha deciso di far valere le proprie ragioni inviando l’altro ieri una ‘pec‘ dal proprio avvocato con la richiesta di vedersi riconosciuti gli emolumenti spettanti cosa che la Lucchese ha prontamente fatto ieri mattina.