REDAZIONE LUCCA

Botte e offese all'anziana mamma, un inferno durato vent'anni. Finalmente è in carcere

La donna è finita più volte in ospedale, la prima nel 1998. Violenza quotidiana dal figlio tossicodipendente e nullafacente

Polizia (foto di repertorio)

Lucca, 1 luglio 2020 - Un incubo durato 22 anni, che oggi è finalmente finito. Ma non sarà possibile cancellare l'inferno che una povera donna di Lucca, malata e affetta anche da demenza senile, ha dovuto subire per mano del figlio, un 50enne di Saltocchio ai margini della società. Tossicodipendente, nullafacente, violento. Lunedì finalmente è stato arrestato dalla squadra mobile della Questura di Lucca e portato in carcere con le accuse di maltrattamenti e lesioni.

I fatti ricostruiti dalla polizia sono agghiaccianti: offese, bestemmie, schiaffi, calci. Ogni giorno la povera anziana era costretta a subire tutto questo da pafrte del figlio con il quale era costretta a condividere anche la camera da letto. Eppure era una situazione nota: infatti i primi accessi al pronto soccordso per "incidenti domestici" risalgono addirittura al 1998. All'epoca ebbe una costola fratturata, nel 2011 iuno zigomo, dal 2016 un viavai continuo all'ospedale con varie ecchimosi. Qualche volta la donna ha provato a chiedere aiuto, salvo poi ritrattare: ovvio, era terrorizzata. I servizi sociali sospettavano, tanto che l'avevano messa in un centro diurno per sottrarla a quella situazione.

Purtroppo però l'emergenza Covid l'ha costretta a tornare in casa dal suo aguzzino. L'assistenza domiciliare assicurata dai Servizi sociali non ha impedito all'uomo di maltrattare la madre. Anzi, in alcuni casi, quando le assistenti domiciliari hanno riscontrato lesioni sospette sul corpo dell'anziana, l’uomo le ha spaventate e intimorite per impedire loro di denunciarlo.

Il figlio, non contento di vivere alle spalle della pensione materna, l'accusava di tutto: cose incredibili, dal modo di tenere la forchetta al quantitativo di cibo dato al cane. L'accusava perfino delle loro ristrettezze economiche, lui che non lavora e che vive alle spalle della anziana madre. La incolpava addirittura delle spese per i farmaci di cui la donna aveva bisogno.

 In seguito all'arresto del figlio, l'anziana signora, grazie alla collaborazione degli assistenti sociali del comune di Lucca, è stata ricoverata in una struttura di assistenza sanitaria di lungo periodo.