REDAZIONE LUCCA

Borgo a Mozzano dal Seicento ai giorni nostri

Si apre oggi alle 15 nel Convento dei Francescani l’esposizione curata dal prof Giacomo Amaducci

Come si cambia. Ma come cambiano anche i nostri quartieri e, purtroppo, quasi mai per migliorarsi. Il volto di ieri e di oggi è documentato senza tema di smentita nella certosina ricerca del professor Giacomo Amaducci (nella foto) che proprio oggi alle 15 aprirà una mostra unica, imperdibile, nei locali del Convento dei Francescani di Borgo a Mozzano, ora Rsa gestita dalla locale Misericordia. E’ qui che infatti sarà rappresentata la storia di Borgo a Mozzano dal XVII secolo ai giorni nostri.

“E’ il risultato dei miei ultimi studi riguardanti la storia del Borgo vista attraverso il catasto dei fabbricati e dei fondi agricoli, che restituiscono vivide testimonianze di come erano le facciate dei fabbricati, e di come sono oggi- spiega il professor Amaducci -. I rilevamenti partono infatti dai tomi catastali del XVII secolo per arrivare ai giorni nostri. In particolare ho anche approfondito lo studio delle coltivazioni fatte nei vari secoli per compararle allo stile di vita dei nostri avi, quando quello che veniva prodotto nei campi determinava appunto il modo di vivere”.

La parte visivamente più interessante riguarda i fabbricati, con il confronto immediato e efficace tra le facciate delle case disegnate al momento della costruzione - raffigurazioni eseguite sui registri dagli addetti del catasto 400 anni fa - con le fotografie che documentano lo stato attuale e scattate dal professor Amaducci che è attualmente, a Borgo a Mozzano, il maggior studioso di storia locale. Pronipote di Francesco Maria Pellegrini che firmò “La storia di Borgo a Mozzano e Pescaglia”, testo fondamentale per qualsiasi ricerca a ritroso nel tempo, ha al suo attivo diverse pubblicazioni. La mostra resterà aperta solo fino al 14 gennaio.