Una bomba d’acqua, 71 millimetri in poche ore, record toscano. E’ quanto accaduto ieri mattina a Montecarlo. Il passaggio di questa bufera ha provocato una frana in località Fornace, nei pressi del campo sportivo. Un fortunale estivo intenso e potente, per fortuna di breve durata, che però ha scombussolato il reticolo idraulico. Con un pizzico di polemica sulla mancata allerta regionale. Sul paesino ubicato sul colle del Cerruglio, di solito non vi sono mai grosso problemi di esondazioni. Stavolta però è successo che la pioggia caduta è scesa a valle formando fiumi nelle strade, nella parte più bassa del territorio, ma sul versante lucchese. Sì, perché, al contrario, su quello della Valdinievole, ad esempio nella zona di San Salvatore, i disagi sono stati minori. I rivoli impetuosi che sono arrivati nei pressi dello stadio, in una specie di conca, in una zona tipicamente collinare, hanno ingrossato paurosamente il rio San Gallo, erodendo una parte della strada provinciale e del terreno sottostante.
I tecnici del Comune, i volontari della Protezione civile, oltre al sindaco, Federico Carrara e al comandante della polizia municipale Fabio Scollo si sono recati sul posto per effettuare un costante monitoraggio della situazione. La via è stata chiusa per circa un’ora, poi la circolazione è ripresa a senso unico alternato, anche se dovrebbe essere riattivata la viabilità normale appena le condizioni meteo miglioreranno. Un’arteria che conduce verso il Turchetto e in direzione di numerose attività produttive e del paese di porcari. Quindi abbastanza trafficata. L’erosione aveva interessato solo la parte esterna della carreggiata, sul lato destro procedendo verso l’impianto sportivo. L’asfalto è crollato, si è sbriciolato finendo nel torrente. Ha colpito il fatto che un pezzo è rimasto miracolosamente attaccato, sospeso sopra il rio. Da segnalare qualche problema nelle vie Cercatoia e del Mulino". In quel di Altopascio, invece, uno scantinato allagato a Michi, acqua in strada in località Mandroni e nel sottopasso di Ponte alla Ciliegia.
Massimo Stefanini