
Nella foto Borghesi un momento della celebrazione in ricordo dei dieci operai morti il 24 novembre del 1939
Sicurezza sul lavoro, controllo approfondito e costante nei sistemi aziendali e nelle procedure, per ridurre al minimo, o meglio ancora azzerare, una delle piaghe sempre aperte della nostra società, per ribadire: "Basta morti sul lavoro". Questi sono stati gli argomenti alla base dell’annuale commemorazione che si celebra ogni Primo Maggio in zona Rio Forcone a Bolognana, piccola frazione del comune di Gallicano, teatro della tragedia che il 24 novembre del 1939 colpì il territorio e l’intera Valle e che costò la vita a 10 operai. Parole, narrazioni, memorie che colpiscono per quanto non sembrino storie antiche, con il pensiero rivolto a chiunque, nel passato e come purtroppo ancora oggi, sia uscito di casa al mattino per non farvi più ritorno. I giovani operai che quel terribile 24 novembre del ’39 stavano lavorando nell’area della centrale idroelettrica di Gallicano e del laghetto di Turritecava, erano della ditta Scardovi di Bologna e operavano su commissione dell’allora azienda eletttrica Selt-Valdarno, quando un improvviso crollo in una condotta di collegamento pose fine alla loro vita. I rappresentanti dell’amministrazione di Gallicano, con quelli del Comitato paesano di Bolognana, nella Giornata dedicata ai Lavoratori si sono raccolti intorno al monumento che ricorda , nome per nome, i dieci giovani caduti sul lavoro Alla cerimonia anche i Donatori di Sangue Fratres e il Gruppo degli Sbandieratori e Musici di Gallicano che, con la loro esibizione, hanno emozionato i presenti. Nell’occasione è stata anche inaugurata una speciale panchina dedicata a un compaesano molto apprezzato, Renzo Poli, memoria storica del territorio scomparso nel 2022. Un simbolo in ricordo di una amata personalità locale, donata alla comunità dalla sua famiglia.
Fiorella Corti