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“Bobbins“ dà speranza "Gianluca ti assumo"

Lavoro a tempo indeterminato nel momento più difficile . Così il titolare Alessio Vastano. ha premiato il suo dipendente

"Quando ho chiamato il commercialista e la consulente del lavoro mi hanno preso per pazzo". Ma Alessio Vastano, titolare dei negozi di abbigliamento Quintessence di via Fillungo e Bobbins di via Beccheria, non si è fermato. Agli inizi di novembre - a ridosso della zona rossa - ha deciso di assumere a tempo indeterminato uno dei suoi dipendenti. Per il 30enne Gianluca Sorbi, si può dire che quest’anno Babbo Natale sia arrivato con qualche mese di anticipo. E con un regalo di tutto rispetto. "Ho trovato una persona - spiega Vastano - su cui poter contare, con dei valori importanti e una grande professionalità. Potevo tranquillamente prolungargli il tempo determinato per altri sei mesi, ma ho voluto premiarlo".

Gianluca ha iniziato a lavorare al Bobbins l’inverno scorso e da allora non è più andato via, guadagnandosi giorno dopo giorno la fiducia del titolare. "Quando sono stato costretto a chiudere il negozio - continua Vastano - durante i due periodi di lockdown, si è sempre mostrato interessato. Mi chiamava tutti i giorni per discutere insieme sulla gestione della vendita online e la consegna a domicilio". Il titolare ci tiene a sottolineare come questa assunzione non sia solo merito della sua per così dire bontà, ma soprattutto della dedizione di Gianluca per il suo lavoro, dimostrata nei momenti più critici della pandemia.

"Non nego sia stato un azzardo - conclude Vastano - perché il periodo è quello che è e le vendite sono ai minimi storici, ma io credo fortemente nella ripresa del Paese. Spero, con questo gesto, di aver trasmesso un messaggio di fiducia a tanti ragazzi in cerca di lavoro e ai miei colleghi commercianti". In piena crisi economica e con un futuro carico di incertezze, la storia di Alessio Vastano e Gianluca Sorbi è un segnale, seppur piccolo, di speranza e ripresa. Kahlil Gibran diceva che "oltre la nera cortina della notte, c’è un’alba che ci aspetta" e al Bobbins, forse, è già iniziata a sorgere.

Chiara Caravelli