MASSIMO STEFANINI
Cronaca

"Un biliardino per il Papa. Che ha giocato con me"

Natale Tonini è il presidente dell’associazione Calciobalilla Altopascio. "La tassa su questo sport è un’assurdità: ha persino un valore educativo"

Natale Tonini (Asd calcio balilla di Altopascio) insieme a Papa Francesco

Lucca, 23 giugno 2022 - "Dieci mesi fa abbiamo consegnato un biliardino al Santo Padre il quale mi ha subito sfidato in una partita, stiamo insegnando ai ragazzi dei Paesi africani come costruire il tavolo da gioco, siamo i capostipiti di un regolamento unico europeo, abbiamo molti progetti per l’inclusione, ci diamo da fare, ma questa notizia ci ha gettato nello sconforto più totale". A parlare così, sulla tassazione a carico dei biliardini, uno che ha titolo per farlo: Natale Tonini, fondatore e presidente dell’associazione Asd calciobalilla Altopascio, nella Piana lucchese, la capitale a livello regionale di quello che possiamo definire sport a tutti gli effetti, dopo l’ottenimento dell’affiliazione al CIP, Comitato Paralimpico Italiano.

"Una mazzata, una vera e propria assurdità - esordisce Tonini - perché il decreto 65 del 18 maggio 2021, ha previsto che anche i locali che espongono flipper e biliardini debbano versare l’imposta sugli intrattenimenti (Isi), ovvero quella che si applica ai giochi a pagamento con vincita. Calciobalilla, ma anche biliardi, ping pong, flipper e freccette. Risultato: la tassa da versare ammonta all’8% dell’imponibile medio forfettario oltre al limite Iva. L’Agenzia delle Entrate precisa che per questi giochi con gettoniera, tutto ciò è previsto da venti anni. Ma non per gli altri che non prevedono un lucro - dichiara Natale Tonini - anche perché se uno non incassa perché dovrebbe essere tassato?".

"Inoltre, nonostante si facciano progetti e si mira sempre più in alto per il nostro amato biliardino, (56 nazioni al mondo lo riconoscono e quindi stiamo lavorando per portarlo alle Olimpiadi) - aggiunge - questa normativa, se verrà confermata, intaccherà quel processo di promozione e di valorizzazione di questa attività che faticosamente abbiamo portato avanti. A parte l’aspetto economico illogico, tassare chi non produce lucro, c’è poi quello burocratico: il biliardino nei locali o anche in sede diversa dovrà avere il nulla osta della cosiddetta messa in esercizio. Siccome è un gioco per tutte le età e uno dei pochi che mette insieme senza problemi normodotati e disabili, ve lo immaginate quando andremo a promuoverlo con questa tassa? Nella gente avremo perplessità".

Aspre critiche anche dall’azienda di Roberta Borrettaz, della Valle d’Aosta, una delle maggiori produttrici italiane dei tavoli: "Purtroppo è stata fatta una norma generale che accomuna il biliardino quasi al gioco d’azzardo, invece di una ad hoc per un settore completamente diverso, quello dell’entertainment".