
Ancora tre immagini del comizio in piazza Grande del 2007 (foto Alcide)
Lucca, 13 giugno 2023 – Una piazza gremita, la gente assiepata ovunque. Lucca, 2007: Silvio Berlusconi arriva a Lucca per un comizio. L’occasione è di quelle che contano perché ci sono le elezioni amministrative nella città delle Mura.
Il candidato del centrodestra è Mauro Favilla e Berlusconi arriva, blindato come sempre in una assiepata piazza Grande, grazie all’allora presidente del Senato Marcello Pera. Tanta gente che applaude e interrompe di frequente l’eloquio del Cavaliere. Berlusconi è determinato, spinge su Favilla, promette che se ci sarà bisogno tornerà. E mantiene la promessa. Al ballottaggio, Berlusconi è ancora presente in città. La piazza è la stessa, ancora tantissima gente e ci scappa anche una passeggiata in via Fillungo e una visita in San Martino per vedere Ilaria Del Carretto. Favilla vince le elezioni e diventa sindaco.
Berlusconi lo aveva anticipato: se Favilla diventerà sindaco, tornerò a Lucca per festeggiare. Lo fa, di nuovo, attraverso una visita fugace con ritrovo a Villa Bottini.
Anche di recente, nel doloroso momento che ha visto la scomparsa di Anthony Masini, già coordinatore di Forza Italia a Capannori, Berlusconi non manca di inviare alla famiglia e all’intera comunità un messaggio di vicinanza, usando parole di affetto. L’ex presidente del Consiglio, in realtà sta già molto male ed è ormai nota la patologia di cui è affetto.
Oggi, tra i messaggi, registriamo quello di Matteo Scannerini e Daniele Lazzareschi, rispettivamente capogruppo a Capannori di Forza Italia e coordinatore comunale degli Azzurri. Si legge nella nota: "‘L’Italia è il paese che amo. Qui ho le mie radici, le me speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato da mio padre e dalla vita il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà‘. Da qui – affermano Scannerini e Lazzareschi – è iniziato tutto e oggi si chiude un’era; oggi ci lascia un uomo che ha scritto la storia recente del paese, un uomo che abbiamo avuto l’onore e il piacere di seguire fino all’ultimo". Proseguoni i due esponenti di Forza Italia: "Abbiamo il dovere, noi amministratori locali, noi quadri del partito, di portare avanti la tua eredità politica e, soprattutto, la tua eredità umana. Perchè, prima di tutto, in quello che facevi mettevi il cuore. Questo ti ha portato ad essere ciò che eri, ad essere unico. Buon viaggio, Presidente".
Maurizio Guccione