
Solidarietà a Benabbio, dove i paesani hanno deciso di organizzare una raccolta fondi per risarcire le persone che hanno riportato danni a causa del rogo divampato lunedì notte, che ha distrutto due auto e un furgone e danneggiato seriamente una quarta vettura. Un’iniziativa spontanea degli abitanti, che ha raccolto il consenso unanime del paese. Tra gli altri, ad essere stati colpiti sono stati due coniugi, che hanno visto andare in fumo la Panda della moglie e il furgoncino del marito, mezzi necessari ad entrambi per recarsi al lavoro. Un danno notevole che mette in difficoltà una famiglia.
Sulla vicenda dell’incendio le indagini sono ancora in corso, ma intanto in paese, e non solo, si fa sempre più strada il sospetto del dolo. Complice il precedente episodio di luglio, quando fu dato alle fiamme un furgone di una ditta edile, e diverse autovetture furono oggetto di graffiature alla carrozzeria e tagli a pneumatici.
Intanto, giovedì sera si è tenuta nella canonica della chiesa parrocchiale l’assemblea pubblica annunciata e convocata dal sindaco Paolo Michelini, che ha visto la massiccia presenza della popolazione di Benabbio. L’amministrazione comunale si è presentata in forze, il sindaco era affiancato dal vice sindaco Pacini, dal consigliere delegato alla sicurezza Gianluca Priori, dai consiglieri comunali Lenzarini, Benedetti e Salotti. Un confronto franco ed aperto, che il sindaco ha definito "doveroso", informando che il Comune procederà all’installazione della prima telecamera di videosorveglianza in paese, con un’anticipazione di tasca propria in attesa del finanziamento del progetto già approvato. L’autorizzazione necessaria è stata urgentemente inoltrata alla Prefettura e si spera di fare il lavoro in tempi rapidi. Questa notizia ha rassicurato la popolazione, anche se permane un senso di sbigottimento e paura, nella speranza che le indagini possano far luce sui fati ad oggi misteriosi.
Marco Nicoli