MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Autista di scuolabus attaccato da un genitore: "Ho avuto molta paura"

Bruttissimo episodio mentre l’uomo stava lavorando. Un genitore, che non aveva portato una liberatoria per il figlio lo ha assalito con parole forti e tono minaccioso. E’ stato denunciato

L'autista ha sporto denuncia (Foto repertorio)

Lucca, 24 settembre 2023 – Offeso e minacciato di morte solo per aver cercato di fare bene il proprio lavoro. Aggredito per fortuna solo verbalmente dal padre di un alunno, un autista dell’azienda di trasporti Club.

E’ accaduto venerdì scorso intorno alle 14,30, nei pressi di Borgo a Mozzano. Il mezzo che fa servizio in zona, serve anche per riportare a casa gli studenti delle Medie all’uscita dalle aule, che avviene intorno alle 14.

Sembrava una giornata come un altra, la fine della prima settimana di scuola intera, che si stava concludendo regolarmente.

C’è una disposizione precisa, della quale vengono informate le famiglie, per cui al momento di scendere dal pullman, per i ragazzi minorenni c’è bisogno di un adulto accompagnatore che li prenda in consegna appena mettono giù il piede dal torpedone. Infatti viene fatta firmare una specie di liberatoria all’avvio della nuova stagione didattica, collegata con la richiesta di usufruire del bus. Ne mancavano all’appello tre.

Due bambini hanno riportato il foglio lunedì 17 (la scuola è partita il 15 settembre) e tutto si è sistemato. E’ rimasto senza autorizzazione uno studente. Per giorni il conducente ha sollecitato il ragazzo, ma senza esito. La normativa dice che se non c’è nessun adulto a prendere il minore, bisogna attendere fino a che non arriva un familiare almeno diciottenne, prima di far andare via il bimbo o la bimba in questione.

Se ci pensate è una garanzia per i genitori i quali sanno che, se anche ritardano per motivi di lavoro o altro, la prole è al sicuro, anche a costo di far ritardare gli orari della linea.

I piccoli, infatti, se lasciati da soli, potrebbero farsi del male, perdersi, senza contare i pericoli derivanti dalla circolazione stradale.

Venerdì scorso l’autista ha rimarcato l’ennesima mancanza della liberatoria e il ragazzo, che avrebbe dovuto scendere, ha avvisato a casa con il telefono cellulare.

Dopo una decina di minuti è arrivato il padre che però si è presentato con una notevole agitazione.

“Me ne ha dette di tutti i colori – rivela l’autista – senza farmi parlare, sostenendo che il foglio c’era. Si è piazzato sulla discesa e non ha voluto sentire ragioni. Finalmente si è staccato dalla porta e io sono ripartito, anche per evitare ulteriori guai. Nessun danno al mezzo e quindi ho ripreso il mio lavoro. Ma dopo due chilometri mi sono sentito male. Ho accostato vicino alla Misericordia di Borgo a Mozzano, sono stato visitato ma la pressione, altissima e frutto dell’attacco di panico e dello choc, non voleva saperne di abbassarsi. Così mi hanno condotto al Pronto Soccorso".

E’ stata presentata denuncia ai carabinieri.