Atti vandalici su San Michele In corso le indagini dei carabinieri

Don Lucio ha presentato la denuncia in caserma "Un gesto davvero brutto hanno sbriciolato la pietra"

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I carabinieri stanno indagando sugli atti vandalici commessi nei giorni scorsi sulla facciata della chiesa di San Michele. E’ stato don Lucio Malanca, parroco del centro storico, a recarsi nella caserma di cortile degli Svizzeri per presentare una formale denuncia contro ignoti.

L’episodio in questione risale alla serata di venerdì. Qualcuno probabilmente si è divertito a distruggere un pezzo di pietra che fa da cornice alla piccola porta che si trova sul lato destro della chiesa (guardando l’ingresso), quella vicino al campanile. Poi ha disperso i vari pezzi sugli scalini.

La zona è uno dei punti più frequentati dai ragazzi nelle uscite serali e ovviamente i sospetti puntano in questa direzione. A far pensare ad un atto vandalico sono stati anche i vetri ritrovati per terra, tra i cocci, e poi ripuliti, appartenenti a una bottiglia che, secondo lo stesso don Lucio, potrebe essere stata utilizzata per scalfire il marmo.

Al parroco non è rimasto altro che prendere atto e segnalare tutto alla Soprintendenza e ai carabinieri l’accaduto, nei dettagli. "Il danno in sé - commenta don Lucio Malanca – non è gravissimo. Però il gesto è davvero sconcertante. La pietra è stata sbriciolata, ridotta in polvere. Questo lascia un sapore amaro. La cosa più grave è che non ci sia alcun rispetto per gli edifici religiosi, per i monumenti in genere".

L’onere del restauro di questo, come di altri danni inferti alla chiesa di San Michele, sarà a carico della parrocchia. Il tutto potrebbe però confluire a questo punto nel grande progetto di restauro dell’edificio, al momento è nella fase degli studi preliminari. Un lavoro complesso e oneroso che sarà reso possibile a partire dal 2023 grazie al sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Lucca. Proprio un anno fa il progetto di restauro fu presentato con queste parole dal presidente Marcello Bertocchini: "Un intervento necessario e irrinunciabile per restituire alla città uno dei suoi scorci più celebri, finalmente rinnovato. Fa piacere rilevare quanta importanza, in questo caso, venga data alle fasi preliminari della progettazione, cruciali per la riuscita dell’intervento".