Aree private abbandonate "Dovete tenerle pulite"

Raffica di ordinanze per evitare che il diffuso disinteresse in zone verdi faccia proliferare insetti e topi nelle vicinanze di abitazioni o centri commerciali

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Il sindaco Marcello Pierucci si scaglia contro la burocrazia: galeotta un’area privata abbandonata a Lido dove sono scattate ordinanze urgenti di manutenzione. In questi giorni è saltata alla ribalta la situazione di abbandono di un’area verde in via Mincio, nella frazione costiera. Se i proprietari se ne disinteressano, ovviamente la vegetazione cresce a dismisura, proliferano insetti e topi e i rischi per l’abitato circostante. Oppure esistono altri vincoli di legge che ad esempio non impediscono di ‘aprire’ piccole distribuzioni quando l’area con funzione commerciale non supera i 300 metri quadrati e questo incide sul tessuto economico dei negozi di vicinato e cambiare la normativa e’ impossibile a livello locale. “Quanto è ostacolante la burocrazia? Tanto, troppo - assicura Pierucci - Rende complesse questioni agili, rende difficile ciò che potrebbe e dovrebbe essere facile. Ho questa convinzione da tanto tempo. Vi porto un esempio. Di recente è stata comprensibilmente evidenziata la situazione di un’area verde in via Mincio a Lido di Camaiore, alle intersezioni con via Pergolesi e via Benvenuto Cellini: un’area privata, di proprietà di una società fallita, in cui il Comune, a seguito anche di svariate segnalazioni, è intervenuto più volte con ordinanze che obbligavano i proprietari alla pulizia. Di risposta all’ultimo recente sollecito, però, il curatore ha comunicato che non intende continuare nell’opera di pulizia non essendoci più risorse nella procedura”. Ecco: di questi casi ce ne sono tanti e la soluzione diventa farraginosa: è infatti emerso che una società milanese ha acquisito l’area dal fallimento e potrebbe perciò essere subentrato un soggetto solvibile. “Venerdì abbiamo predisposto le ordinanze di pulizia da notificare alla nuova proprietà. Nel frattempo, sono stato personalmente sul posto e mi sono attivato con il Consorzio che ha proceduto alla pulizia sul fosso per segnalare lo stato del luogo.

Eppure di cosa si parla? "Di tagliare del verde - chiude il sindaco - Ma la macchinosità di certe procedure ostacola anche in queste pratiche, e lo fa soprattutto nei confronti delle amministrazioni locali”. Questo è un esempio come quello del distributore tra Lido e Viareggio. Ma esiste anche il problema della burocrazia nel ‘pubblico’ che ad esempio impedisce ancora di rendere percorribile dalle auto la piazza XXIX Maggio già terminata da mesi. Oppure di vedere, dopo tanti anni, il Palazzo Littorio, bene demaniale, acquisito dal Comune.

Isabella Piaceri