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Lucca, rivolta del quartiere contro l'antenna alta 29 metri, via alla petizione

Sant'Anna, è spuntata in un parcheggio

Dove c’era un albero è spuntato il nuovo ripetitore fra S.Anna e S.Donato

Lucca, 1 marzo 209 - L'incubo più angosciante si è materializzato ieri per il “Comitato Ambiente Salute Sant’Anna & San Donato” nato da pochi giorni: la nuova, gigantesca antenna per la telefonia, la quarta su viale Luporini, è stata issata ieri di prima mattina. Ventinove metri. Al danno la beffa: è ‘nata’ dove prima c’era un albero.

Quasi un’allucinante metafora dei tempi odierni. Uno choc, che scatena inaccettabile senso di impotenza. Rabbia. Ma non fine a se stessa: i cittadini vogliono intraprendere vie legali, preoccupati dalle ricadute per la salute pubblica – gli studi sull’inquinamento elettromagnetico sono controversi e non rassicurano – e per la certezza del danno di immagine del quartiere.

«La nuova antenna nasce a circa 100 metri da quelle installate dalla sede Telecom ex Sip, e a circa 150 metri da quella ubicata di fonte alla sede CGil: in soli 350 metri di strada tre antenne?!». In più c’è quella in via delle Città Gemelle. «La via da intraprendere – continua il comitato – deve essere l’accorpamento alle due già esistenti. Tanta è la preoccupazione dei cittadini per le emissioni dei 5G in arrivo dal 2020 che una petizione con 11000 firme è stata presentata al Parlamento per la richiesta di una moratoria per questa tecnologia di ultima generazione, sicuramente innovativa ma con conseguenze potenzialmente gravi per la salute umana».

Punto focale del comunicato: «Tutti amiamo i cellulari e quello che ci consentono di fare, nessuno è contro il progresso, ma occorre ragionevolezza e buon senso sulla localizzazione degli impianti che dovrebbero essere istallati lontani dalle case». A questo punto il “Comitato Ambiente e Salute Sant’Anna & San Donato” si unisce agli altri Comitati presenti sul territorio, creando coesione di intenti al fine di sensibilizzare, informare, coinvolgere i cittadini e per proporre azioni comuni di controllo in difesa della salute nel rispetto dell’ambiente. Invitiamo tutti i cittadini di Sant’Anna, San Donato, e altri che vorranno partecipare, a contattarci – dice il comitato – per formare una forte rete di attenzione su questo argomento e tanti altri».

«Il comitato è determinato a seguire ogni strada per evitare il completamento dell’impianto e chiede all’amministrazione comunale il blocco dei lavori e la revoca della concessione dell’area a Iliad. Il nostro è un no deciso che non può rimanere inascoltato di fronte ad una localizzazione così inopportuna e contraria al buon senso». I contatti: [email protected] , telefono 347 7712370.

L.S.