Andrea Lanfri: dal mare all’Etna e ritorno

Nuova impresa dell’atleta paralimpico che in bici e sulle protesi speciali conquista la vetta del vulcano

Migration

La missione "From 0 to 0" va avanti: Andrea Lanfri conquista anche l’Etna in un’impresa no-stop. Dopo le Apuane, il "From 0 to 0" raggiunge la cima del grande vulcano siciliano. Partenza da Aci Trezza, arrivo in cima al massiccio vulcanico per poi fare ritorno a Catania, alternando bici, scalata e corsa. L’iniziativa è legata a un progetto di solidarietà, finalizzato alla raccolta fondi a sostegno di Pink is good, della Fondazione Umberto Veronesi.

Il 26 ottobre Andrea Lanfri ha portato a termine la seconda tappa del suo progetto nato durante la primavera, in piena quarantena. L’atleta paralimpico lucchese, dopo aver vinto la sua battaglia contro la meningite, ama accogliere sfide sempre più ambiziose. “From 0 to 0” è nato mentre l’alpinista e atleta si allenava duramente per il progetto Everest, posticipato a causa dell’emergenza sanitaria. Durante l’allenamento Andrea Lanfri univa bici, corsa e montagna, così ha deciso di provare l’impresa no-stop.

Si tratta di un evento unico, mai intrapreso prima da un atleta paralimpico: partenza dal livello del mare in bicicletta, cambio di assetto e scalata fino alla vetta nel minor tempo possibile e ritorno a quota zero. Lungo il percorso, Andrea cambia tre tipologie di protesi, tutte molto diverse fra loro. L’edizione zero è avvenuta il 26 settembre: partito da Lerici, ha percorso i primi 60 km in bicicletta fino alla base del monte Pisanino (1946 metri), per poi iniziare la scalata dalla cresta della Bagola Bianca verso la vetta del Re delle Alpi Apuane. Scendendo dalla via normale e tornando a Lerici in corsa: 12 ore no stop.

A un mese di distanza ecco la seconda tappa, “Edizione 1: Monte Etna”. Arrivato in aereo a Catania insieme alla troupe foto e grazie alla quale presto potremo vedere un documentario dedicato al progetto “From 0 to 0“, Andrea Lanfri ha dedicato due giorni ai sopralluoghi e allo studio dei percorsi.

Il 26 ottobre, alle 7 del mattino, è partita l’impresa. Inforcata la bici a zero metri, da Aci Trezza, Andrea ha raggiunto in 2 ore e 45 minuti il rifugio Citelli a quota 1740m sul versante nord-est dell’Etna. Un totale di 37 chilometri in bici e 1850 metri di dislivello. Un cambio protesi, più adatte per la camminata in montagna, per ripartire rapidamente verso la cresta, in direzione dell’Osservatorio Pizzi Deneri a quota 2800m. Poi l’Osservatorio, la conquista del cratere centrale, “la voragine” e fino al punto più alto, a quota 3350m. Poi il ritorno. 90 chilometri in totale, 3650metri di dislivello in positivo e altrettanti in negativo,

"La giornata era perfetta, senza nebbia e vento. In più il vulcano era in attività. Non mi sarei mai aspettato di vedere una cosa del genere – ha detto Andrea – il fumo e l’odore di zolfo ti investono completamente, vedi la lava zampillare sotto di te, in un misto di fascino e curiosità. Sentivo i boati e schizzare lava nel cielo, è stata una grande emozione". Prossima tappa il Monte Rosa, nel 2021.