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Lucca, 12 marzo 2020 - Il panico è scattato ieri mattina alle 9.30. Scavandosi la tana negli smartphone dei lucchesi. Prima in una chat WhatsApp di mamme e insegnanti, poi pure via Telegram. Dove una bufalona con contorno di bugie è stata servita via messaggino a centinaia di persone. Diffondendosi più veloce di uno starnuto di coronavirus. Tutto è partito da un messaggino ’di servizio’ che descriveva uno scena da apocalisse: cieli solcati da bombe battericide e divieto assoluto di uscir di casa. Il testo: "Dalle 23 di oggi - recita la fake news - fino alle 5 del mattino, faranno disinfestazione con gli elicotteri in tutta la città, come è stato in Cina. Quindi stasera ritiriamo biancheria e per chi possiede animali facciamoli stare a casa. Fate girare". E il messaggio ‘salva-vita’ è girato davvero di bocca in bocca. Spalancati cielo. Ai gruppi WhatsApp di centinaia di lucchesi è salito un febbrone da cavallo. Il testo è rimbalzato in mezza città fino a diventare verità universale. Qualcuno ha esultato: "Finalmente". E c’è gente che, quell’elicottero, s’è messa ad aspettarlo davvero, chiamando in redazione per chiedere, di preciso, se l’orario di passaggio fossero le 23 "perché torno a casa tardi dal lavoro. Prendo l’ombrello?". Ma il bestiario di sfondoni spuntati come spilli a torturare il sistema nervoso (già martoriato) della città, è lungo. E stavolta è arrivato pure una catena di Sant’Antonio via Telegram: "Il virus della Covid-19 - si legge nel messaggino circolato ieri - si annida soprattutto in gola: bisogna bere tanti alcolici per sterilizzare il cavo orale e ucciderlo. Ingerendo spesso vino e birra, c’è più possibilità di proteggervi". Poi il solito consiglio da amico: "Fate girare". Della serie: a mali estremi, bevi e rimedi. Questa fake news ha pure una variante: "Tieni sempre la bocca piena di acqua calda e the. Così il virus non entra". C’è anche un altro bufalone che impesta gli smartphone. Stavolta più subdolo perché cammina sul filo sottilissimo della verità. Eccolo servito, ma l’originale circola via audio sempre su WhatsApp e dura 5 secondi. Di pure bugie: "Vitamina C a tutti quanti: bambini, adulti e soprattutto anziani, nell’ordine di 1-2 grammi al giorno. Così si sconfigge il virus". Voce professionale , rassicurante con ricettina finale: "Spremuta di arancio, limone e un kiwi al giorno". Sembrerebbe l’elisir d’eterna vita, rubato di soppiatto a un Nobel per la medicina e gettato alle masse via social, per salvarle dall’estinzione. Invece è un’altra balla. Solo che, questa, al contrario dell’elicottero che bombarda disinfettante o della bordolese di vino rosso svuotata in gola come antibiotico, male non dovrebbe fare. La lista mica finisce qui. Nel minestrone di bufale qualcuno c’ha infilato pure una spazzolata di politica spicciola: "Il carcere San Giorgio è in rivolta: stanno dando fuoco al palazzo". La soffiata anonima è arrivata ieri a mezzogiorno. Peccato che i 95 detenuti del nostro carcere stiano rigando dritto e che non ci sia stata nessun tentativo di dar fuoco allo stabile. Un’offesa ai 12 detenuti morti (e 16 latitanti) dopo la rivolta delle carceri scoppiata in altre 5 strutture italiane. Ma non la nostra. Infine la chicca: il finto comunicato stampa (con tanto di carta virtuale intestata) spuntato su Facebook il 2 marzo. Sembra un’era geologica fa: gente in strada, palestre e negozi affollati. E un virus che ancora non si nascondeva nella narice del vicino di casa. Quel giorno in Rete circolò questo avviso da parte di un finto Comune di Lucca: "Il sindaco Tambellini - si leggeva - dichiara lo stato di allerta sanitaria e conferma la chiusura di ogni attività fino a data da destinarsi". Il Comune ha denunciato alla Postale l’autore della fake news. Com’è finita lo sappiamo. Quella bufala, sette giorni dopo, è diventata realtà. cla.cap © RIPRODUZIONE RISERVATA