“Ampliamo lo studio di IMT“. L’ex assessora Martini lancia l’invito al Comune

"L’obiettivo è migliorare qualitativamente il commercio valorizzando anche il patrimonio storico della città". "L’Anfiteatro? Un aumento punitivo".

Chiara Martini (foto), già assessora allo sviluppo economico dell’ex giunta Tambellini e oggi consigliera comunale del Pd, interviene a tutto campo dopo la pubblicazione da parte del nostro giornale dello studio, commissionato a Imt dalla precedente amministrazione, che monitorava gli effetti della delibera del 2018 con la quale si limitava, nel centro storico, la nascita di nuove attività per la somministrazione di cibo e bevande.

"Commissionammo noi quello studio – dichiara Martini – trattandosi di una prima, importante analisi che avrebbe dovuto proseguire estendendo la ricerca anche alla prima periferia, una fra tutte e perché interconnessa al centro storico, quella di Borgo Giannotti. Il codice del commercio della regione Toscana non solo lo prevede, ma dice che se attraverso un’analisi, e per motivi di sostenibilità, si vanno a limitare le nuove aperture nel settore alimentare, ciò è fattibile. Ma è altrettanto vero che quello studio ha bisogno, oggi, di proseguire, proprio per aumentare la qualità del commercio stesso che si interfaccia con altre problematiche: i trasporti, le consegne, la raccolta dei rifiuti, la sicurezza, trovando soluzioni utili a perfezionare la qualità del tessuto commerciale".

Secondo l’ex assessore Martini vi è poi un’altra necessità, come la proposta utile alle aperture di attività in zone ritenute più silenti. Martini non manca di lanciare bordate: "Che senso ha e soprattutto quale impatto ha avuto l’installazione di una mega tigre in piazza San Michele, che cosa ha comportato in termini anche di movimentazione dei mezzi necessari all’operazione? Si insiste a convergere su zone già altamente fruite dal passaggio, diciamo pure zone rosse, lasciandone in ombra altre; l’amministrazione, che comunque vuole fare cassa, pensa bene di aumentare le entrate con l’aggravio sul suolo pubblico ma non affronta il problema nel suo complesso".

Critiche aperte all’amminstrazione Pardini, sostanziate, sottolinea Martini, "da prese di posizione delle associazioni di categoria". Da parte della consigliera comunale del Pd, arrivano anche proposte, seppure venate di polemica: "Sono disposta a contribuire a un dibattito sul delicato tema del commercio – sottolinea – ma questa amministrazione non accetta consigli. Probabilmente ha paura del confronto e lo ha dimostrato ogni volta che abbiamo fatto emergere punti fragili: lancio un invito, riprendiamo in mano quello studio e vediamo di migliorare qualitativamente il commercio valorizzando anche il patrimonio storico della città e delle zone che a esso sono connesse e che riuscirebbero a trarne benefici. Non sono certo d’accordo con chi sostiene che la moratoria aumenti il valore delle licenze: i miglioramenti devono essere resi possibili adesso, con gli interlocutori di oggi, non di chissà quando".

Polemica anche sull’aumento del suolo pubblico in piazza dell’Anfiteatro, che Martini bolla come "punitivo" e infine una stoccata connessa a quest’ultima affermazione: "Da un lato si aumenta il suolo pubblico, ormai chiaramente per fini di entrate certe – dice Martini – dall’altro si fa un trattamento speciale in occasione di una grande manifestazione: mi sembra un atteggiamento incoerente da parte di un’amministrazione che fatica ad avere un’idea di città e che pratica interventi singoli, a volte maldestri, senza tenere conto della complessità della materia e delle ricadute per la città, di oggi e di domani".

Maurizio Guccione