Ambiente e robotica dal 2023 al Polo Fermi

Sono due nuove curvature del Liceo Scienze Applicate. La preside Bini: “La pandemia ha accelerato, le aziende ci chiedono questo“

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Due nuove “curvature“ che entreranno in pista da settembre 2023 al Liceo Scienze applicate del Polo Fermi Giorgi. Una novità che in realtà era in grembo da tempo al Fermi, ma che adesso prende corpo. E’ iniziata nel 2017 infatti l’esperienza Biorobotech del liceo delle Scienze Applicate che inserisce le curvature quinquennali in “Biotecnologie per l’ambiente e l’energia“ e “Scienza dei dati e Intelligenza artificiale“. “La pandemia in un certo senso ha dato la spinta – spiega la dirigente scolastica Francesca Paola Bini- : in un contesto epocale come quello che stiamo vivendo, sempre più digitalizzato e globalizzato, è necessaria una velocità adattativa ed evolutiva ed è quindi richiesto il possesso di competenze trasversali che possano fornire agli studenti una chiave di lettura più attenta e consapevole della realtà e del futuro”.

“Abbiamo perciò pensato che i due nuclei fondanti dell’attuale curvatura Biorobotica (le Biotecnologie e la Robotica) nell’ambito del Liceo Scienze applicate - aggiunge la preside - potessero evolvere in due curvature separate per sviluppare al meglio le proprie potenzialità, anche alla luce dell’esperienza maturata in questi anni”. Nascono così le specialistiche al passo con i tempi che guardano al futuro. Di più: si concentrano sul presente. Una prevede lo sviluppo di competenze negli ambiti della Scienze dei dati, Intelligenza artificiale, Robotica, Statistica Realtà virtuale e aumentata, la seconda nell’ambito delle Biotecnologie con particolare attenzione alle problematiche ambientali, alla Transizione ecologica e alla Bioenergia. “I due nuovi percorsi saranno integrati da nuove discipline quali Diritto ed Economia dell’Ambiente, Economia Digitale, Economia statistica e Neuroscienze, con visione sempre strettamente ancorata alle discipline umanistiche– spiegano gli insegnanti che hanno accolto questa nuova, importante sfida, Maria Cristina Marchetti, Patrizia Marracci, Paolo Masini, Laura Nanna, Alba Forni – , attingendo alle potenzialità delle discipline Steam e puntando a innovare i metodi di insegnamento in una direzione culturalmente integrata e didatticamente interdisciplinare“.

“La nuova proposta formativa, tra le poche in Italia – sottolineano – risponde sia all’orientamento accademico verso percorsi di studi che sempre più spesso coniugano saperi tecnici e scientifici con l’attenzione etica e sociale, sia ad alcune esigenze del mondo professionale, che deve integrare più competenze per svolgere mansioni di medioalto livello e compiti complessi”. Centro focale l’interdisciplinarietà, una materia in inglese e l’attività laboratoriale, punto di forza del Fermi.

Laura Sartini