
"Gli smartphone sanno vita, morte e miracoli di tutti, un oceano di dati che finisce nelle mani delle aziende che poi li passano ad altre aziende: nasce così la catena attraverso la quale, con una ricerca su Google, vi finiscono per comparire sui telefoni prodotti e proposte". Leandro Tinti è la persona giusta per un viaggio dantesco in un mondo in cui tutti siamo ormai prigionieri. "Attraverso gli smartphone vengono registrate le abitudini all’acquisto, qualcuno se ne accorge perché andando su Google finisce per incontrare oggetti di suo interess-e". Basta una ricerca per essere catalogati?
"Chi pensa che WhatsApp sia gratuita non tiene conto che è una banca dati di un valore inestimabile, a cui accedono aziende per le offerte". In questi giorni si fa un gran parlare dello strapotere di Amazon. "Amazon è partita dai libri per poi aprirsi a tutto lo scibile. Chi ordina prodotti li riceve in tempo minimo e con grande scelta. Per l’utente è meraviglioso". E’ tutto oro quello che luccica? "Il prezzo è far conoscere tutto di se stessi, a volte le persone non se ne rendono conto". Per i negozi tradizionali è un incubo. "Devono adeguarsi, investire in tecnologie. Anche per chi aderisce a Amazon, viste le commissioni che sono commisurate anche alle spese di spedizione, problemi ci sono anche se si sceglie il conto vendita". Come difendersi? "Lavorare con piattaforme proprie in grado, con una buona indicizzazione sui motori di ricerca, di essere rintracciabili. Di recente abbiamo lavorato a valorizzare i prodotti della Garfagnana e la ditta ora è terza nei motori di ricerca sui prodotti tipici di quella zona".
F.V.