Alla mostra tanti visitatori anche stranieri

Mostra su Vittorio Canova e il Neoclassicismo a Lucca, con 40 opere di Canova, 100 opere totali, abiti di Roberto Capucci e scatti fotografici di Fabio Zonta. Successo di visitatori stranieri, con audioguide in inglese. Opere di Nocchi, Tofanelli, Elisa Bonaparte Baciocchi. Modernità delle donne rappresentate nelle statue di Canova.

I numeri ufficiali ancora non ci sono ma gli organizzatori della grande mostra su Vittorio Canova e il Neoclassicismo a Lucca, fino al 29 settembre 2024 alla Cavallerizza di Piazzale Verdi, fanno sapere che sono già superiori a quelli della precedente “I pittori della Luce“, sempre curata da Vittorio Sgarbi e anche in quel caso organizzata da “Contemplazioni“. Tantissimi visitatori stranieri, soprattutto, che approfittano utilmente delle audioguide in inglese per ammirare le 40 opere di Canova, tra disegni, dipinti e scultore, e le cento opere totali, che abbracciano anche talentuosi lucchesi che rischiavano di cadere nel dimenticatoio. Nei giorni di festività natalizie le code alla biglietteria hanno definitivamente certificato il successo di una mostra che non ha pari per quantità e qualità di opere dell’arte di Canova e del suo benefico influsso sugli artisti lucchesi. Continua anche la connessione con il Museo Nazionale di Palazzo Mansi che fino al 14 aprile 2024 ospita un’esposizione sui disegni preparatori di Bernardino e Pietro Nocchi a cura della direttrice, Luisa Berretti. Il Museo ha presto anche alcune importanti opere di autori a cavallo tra Settecento e Ottocento, tra cui Nocchi, Tofanelli e altri, e anche il Manto di Corte di Elisa Bonaparte Baciocchi. In mostra anche gli abiti di Roberto Capucci definito “lo scultore della seta“ e gli scatti fotografici di Fabio Zonta che propone una galleria delle più celebri sculture di Canova. Alcune sono in gesso, un materiale che, secondo Sgarbi “è migliore del marmo, meno freddo, più simile alla pelle“. Il professor Sgarbi nel tour di ieri ha sottolineato anche la modernità delle donne rappresentate nelle statue di Canova, donne senza tempo.