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Alberi per migliorare l’aria Li studierà una centralina

A seguito dell’aumento di Pm10 nell’ambiente sono state aggiunte nuove piante. Montato un macchinario che studierà il comportamento e i benefici del verde.

Alberi per migliorare l’aria Li studierà una centralina

La Piana di Lucca maglia nera della Toscana sotto il profilo della qualità dell’aria. Le famigerate Pm 10, specialmente durante gli inverni poco piovosi, hanno fatto impennare anche diverse patologie. Gli studi hanno dimostrato che tra le cause ci sono la morfologia del territorio, i venti, il traffico, le emissioni di vario genere. Il verde riesce ad impattare gli effetti nocivi. Per questo vari progetti si sono susseguiti per mettere a dimora più alberi possibili, come sentinelle difensive che collaborano alla tutela dell’ecosistema. Così anche a Capannori dove sarà installata anche una centralina per monitorare gli effetti che le piante, 1300 in 11 aree pubbliche, possono avere sui dati relativi all’inquinamento. Tutto ciò anche di ridurre le isole di calore, soprattutto durante la stagione estiva, e favorire il raffrescamento dell’aria.

E’ stata installata nei giorni scorsi sul retro della sede comunale di piazza Aldo Moro e da qui ai prossimi tre anni sarà in grado di registrare i risultati di questa operazione sui livelli di pm1, pm2,5, pm10, pressione Co2 e temperatura. "In questo periodo di forte calura estiva dove gli eventi estremi sono sempre più all’ordine del giorno, è evidente come la strategia che abbiamo intrapreso di ridurre le isole di calore nei centri abitati e di depavimentare suoli asfaltati, come nel caso di via della piscina e di via Guido Rossa, è fondamentale per migliorare la qualità della vita delle persone nei centri abitati - spiega l’assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro - piantare nuovi alberi è soltanto una strategia per fare la propria parte sulla sfida climatica di carattere globale, ma è anche un modo concreto per migliorare sin da subito la vita dei nostri cittadini specialmente nei periodi molto caldi. Per i prossimi anni ogni struttura avrà una isola verde a corredo. L’impronta verde sarà sempre più la linea guida per ripensare anche gli interventi edilizi nell’ambito di strumenti urbanistici che l’amministrazione sta portando avanti, come il nuovo piano strutturale e il piano operativo, dove saranno previsti criteri premianti ed incentivi a chi interverrà su spazi ed edifici privati in una ottica verde e di efficienza energetica".

Massimo Stefanini