Prima campanella per "Insieme per il lavoro", il progetto organizzato all’Istituto Giorgi e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che, nei prossimi mesi, vedrà impegnati venti ragazzi provenienti dagli angoli più poveri del mondo. Il corso, iniziato ieri pomeriggio e che terminerà l’ultimo giorno dell’anno, vuole contribuire all’autostima e alla realizzazione personale dei giovani dando una risposta concreta al problema dell’immigrazione.
I ragazzi, tutti giovanissimi e in Italia da pochi mesi, sono stati individuati dall’Associazione Gvai di Claudio Puccinelli. Il gruppo più numeroso proviene dall’Albania, mentre gli altri sono originari del Ghana, Pakistan, Tunisia, Gambia, Brasile, Bangladesh e Burkina Faso. Oltre alle lezioni di lingua italiana, a cura della docente Elisabetta Girotto, gli alunni seguiranno anche un corso di educazione civica e di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro tenuto da Giuliano Marcucci, docente che lavora da sempre con i progetti F.a.m.i.
"Si fa tanto per accogliere ma molto spesso le persone vengono abbandonate a loro stesse – ha commentato la presidente dell’Associazione Scuola e libertà Donatella Buonriposi che ha presentato e ottenuto il finanziamento del progetto –. Sono tutti ragazzi che vivono nelle case di accoglienza e che, nonostante aiutino le persone meno fortunate grazie alla Caritas, hanno molto tempo libero. Il nostro obiettivo è quello di inserirli nella società e di prepararli a un mestiere, non vogliamo che si perdano per strada, magari andando a delinquere".
Il progetto è nato anche grazie alla costruzione di una rete di aziende e al supporto di Confcommercio, in particolare nella figura di Samuele Cosentino, che attraverso l’utilizzo di bandi della Regione da oggi darà il via a un corso sulla preparazione di cuochi e camerieri. "Ben sette ragazzi inizieranno un tirocinio in un’azienda del nostro territorio – prosegue Buonriposi – Il nostro progetto ha dato ascolto anche alle aziende e prepareremo il personale da loro richiesto".
I ragazzi, determinati e già pronti a tirarsi su le maniche, saranno seguiti fino a dicembre tre volte alla settimana da tutor e docenti volontari – molti di loro in pensione - fino a un inserimento in azienda. "A questo corso non daremo valutazioni - ha concluso la Buonriposi - Ci auguriamo di vedervi presto a lavoro e ben inseriti, non più per strada".
Giulia Prete