Adolescenti a disagio

Il questionario di Baby Doctor svela paure e speranze maturate dai giovani durante il ”lockdown”

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Paura, tristezza, noia, ansia e dolore. Ma anche tanta speranza per un futuro migliore, per un’umanità più consapevole. Sono queste le emozioni provate dagli adolescenti durante il lockdown. A far emergere queste sensazioni, attraverso un questionario, è stato il gruppo di lavoro del Baby Doctor, poliambulatorio specialistico pediatrico diretto dalla dottoressa Alessia Bertocchini, chirurgo pediatra. Ad affiancarla, Veronica Celli (insieme nella foto), psicologa e psicoterapeuta, membro dello staff del poliambulatorio.

"Abbiamo deciso di condurre questa indagine – spiegano – per dare voce a una fascia di popolazione che durante la quarantena ha compiuto grandi sforzi di adattamento".

l questionario, presentato nel mese maggio, hanno risposto in 185 su tutto il territorio nazionale, di un’età fra gli 11 e i 21 anni. Dalle risposte emerge come la didattica a distanza abbia permesso di continuare a seguire le lezioni da casa con difficoltà tecniche e relazionali. I ragazzi si sono sentiti incompresi e hanno sofferto la distanza emotiva tra compagni e professori, pur riuscendo a mantenere un contatto con gli amici, grazie a social media.

Il campione analizzato ha evidenziato alte percentuali di vulnerabilità psicologica: il 76,75% degli intervistati non si sente pieno di energia e il 58,4% si sente più inquieto. Il 68,6% dei ragazzi ha meno voglia di fare e tanti si sentono demoralizzati (68,6%) e tanti hanno voglia di piangere (73,1%). Quasi tutti, l’85,4%, registrano episodi di rabbia che nel 20,6% dei casi sono aumentati durante la quarantena. C’è, inoltre, chi ha notato disturbi del sonno (il 74,6% ha difficoltà ad addormentarsi, 56,75% si sveglia durante la notte, il 54,6% ha incubi) e chi ha difficoltà a concentrarsi (70,3%) e a studiare (65,9%).