FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Acqua, slitta il consiglio congiunto. I Comuni più piccoli chiedono tempo. Si va ai primi dieci giorni di giugno

La seduta era prevista lunedì in San Romano, ma alcune amministrazioni hanno avanzato la richiesta di slittamento che è stata accolta. Ora serve una nuova nuova conferenza dei presidenti del consiglio.

La seduta era prevista lunedì in San Romano, ma alcune amministrazioni hanno avanzato la richiesta di slittamento che è stata accolta. Ora serve una nuova nuova conferenza dei presidenti del consiglio.

La seduta era prevista lunedì in San Romano, ma alcune amministrazioni hanno avanzato la richiesta di slittamento che è stata accolta. Ora serve una nuova nuova conferenza dei presidenti del consiglio.

Rinviato a data da destinarsi, presumibilmente nei primi dieci giorni di giugno: il consiglio comunale congiunto che lunedì prossimo doveva vedere tutti i consiglieri comunali della Piana riuniti in San Romano a discutere del futuro dell’acqua lucchese, è stato annullato e rinviato nella giornata di ieri dopo che al presidente del consiglio comunale di Lucca, Enrico Torrini, è arrivata una richiesta in tal senso.

In particolare, a chiedere il rinvio sarebbero state alcune delle amministrazioni comunali di più piccole della Piana che avrebbero chiesto più tempo per studiare al meglio la situazione e mettere i propri consiglieri nelle migliori condizioni per discutere del tema. Nelle scorse settimane, al consiglio comunale congiunto e aperto erano stati invitati, con il tramite dei presidenti dei rispettivi consigli comunali, tutti gli eletti di Lucca, Capannori, Villa Basilica, Altopascio, Porcari e Montecarlo. Ora, per individuare una nuova data, servirà una nuova conferenza dei presidenti del consiglio, ma, come accennato, la data dovrebbe essere intorno ai primi dieci giorni di giugno.

"Abbiamo ricevuto una richiesta di rinvio – conferma il presidente del consiglio comunale di Lucca, Enrico Torrini – e non abbiamo avuto dubbi che fosse giusto assecondarla, l’obiettivo è trovare un momento di sintesi tra tutte le nostre comunità sul tema di Lucca e della sua acqua. E se i tempi non erano ancora quelli giusti, non è un problema slittare di qualche settimana. Avevamo convocato il consiglio congiunto nel minor tempo possibile vista l’importanza del tema, ma se è necessario un ulteriore approfondimento non ci tiriamo certo indietro".

Come noto, la questione dell’acqua è particolarmente calda ormai da mesi, con Geal che ha la sua concessione in scadenza a fine 2025, ma che nel frattempo è in attesa di capire come finirà il ricorso per il suo rinnovo che ha visto il Comune di Lucca aggiudicarsi un primo round contro l’Autorità Idrica Toscana attraverso il ricorso al Tar. Attualmente, sul territorio provinciale sono ben tre i gestori: Geal (storicamente l’azienda di gestione dell’acqua a Lucca), Gaia (dove dovrebbe confluire Geal in caso di interruzione dell’attività e dove sono sono soci i comuni della Versilia e Mediavalle Garfagnana) e Acque (dentro cui è, tra gli altri, Capannori che però vorrebbe arrivare a un gestore pubblico unico di dimensione almeno provinciale).

F.Vin.