25 aprile, giorno per ricordare e futuro da costruire

Il 25 Aprile 1945, giorno della Liberazione dall'oppressione nazifascista, celebra il coraggio dei partigiani e l'importanza della libertà. La festa ricorda la resistenza e invita alla difesa dei valori democratici.

Il 25 Aprile 1945 è una data che ha segnato per sempre la storia italiana: in questo giorno, dopo anni di buio e oppressione, l’Italia si liberava finalmente dal regime nazifascista e dalla terribile esperienza della guerra. La guerra non finì il 25 aprile del 1945; questo è un giorno simbolico scelto perché in tale data c’è stata la ritirata dei tedeschi e dei soldati da Milano e Torino. Solo nel 1949 è stata istituzionalizzata come festa nazionale insieme alla festa della Repubblica che si festeggia il 2 giugno. La Festa della Liberazione non è solo un giorno di festeggiamenti, ma un’occasione per ricordare il sacrificio di migliaia di italiani che, con coraggio e determinazione, hanno combattuto per la libertà. Tra loro, i partigiani, uomini e donne di ogni età e provenienza, che hanno dato vita alla Resistenza italiana, opponendosi con tenacia al regime fascista e all’occupazione nazista. Ogni anno in varie città d’Italia, da Nord a Sud, si organizzano cerimonie, manifestazioni e iniziative per commemorare la Liberazione. Il momento più solenne è la deposizione della corona d’alloro al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica e delle alte cariche dello Stato.

Questa festa ci ricorda che la libertà e la democrazia non sono conquiste scontate, ma valori da difendere e custodire ogni giorno ed è un invito a partecipare attivamente alla vita del Paese, a impegnarsi per costruire una società più giusta e solidale.

Articolo elaborato dalla Classe V della Scuola primaria Santa Dorpotea con le Maestre Tiziana Collina e Silvia Sozzi